Come vengono classificate le salite al Giro e al Tour? È una domanda che ci ha posto Mosè Olivier, un lettore, attraverso la nostra pagina Facebook:
Buongiorno Cyclinside mi rivolgo a voi che siete impeccabili e preparati.
Ce lo proponete un articolo dove si spiega perché e cosa deve avere una salita per essere di prima, seconda, terza o quarta categoria?
E ancora chi stabilisce se una salita è di prima, seconda, terza o quarta categoria?
Al Giro, al Tour e alla Vuelta hanno lo stesso metro di assegnazione?
Un’ultima cosa è mai capitato che una salita affrontata in passato ad esempio al giro poi successivamente è stata declassata?
Grazie
Salve Mosè,
i GPM, Gran Premi della Montagna, vengono divisi in categorie a seconda delle caratteristiche della salita. Si tiene conto della lunghezza della salita, ma anche della pendenza (media e massima), così come dell’altitudine della vetta.
Gli organizzatori, quando definiscono il tracciato della corsa, “battezzano” anche la categoria della salita e il conseguente punteggio che verrà assegnato ai primi che vi passeranno. Ovviamente i punteggi saranno maggiori quanto più è impegnativa la salita.
Il regolamento di corsa, poi, è sottoposto all’approvazione della Federazione o dell’UCI a seconda della tipologia della corsa, anche se normalmente entrambe non entrano nel merito. È solo una prassi.
Sia al Giro d’Italia che al Tour de France ci sono cinque categorie, con la differenza che al Giro d’Italia c’è una sola vetta che viene battezzata “Cima Coppi” ed ha il massimo punteggio, mentre al Tour de France ci possono essere più salite definite “Hors Categorie”.
Alla Vuelta, invece, le categorie sono “solo” quattro.
Infine sì, una salita può essere declassata se le condizioni in cui viene affrontata cambiano: ad esempio se si affronta da un’altra strada che ne accorcia la lunghezza, ma anche se, ad esempio, dovesse venire asfaltato un tracciato precedentemente sterrato.
Redazione Cyclinside