Dopo tutte le polemiche della vigilia eravamo tutti in trepidante attesa della Sfida fra Mathieu Van Der Poel e Nino Schurter con Tom Pidcock, che già si era distinto per il terzo posto nell’XCC, come outsider di lusso (anzi, fra gli addetti ai lavori come favorito numero uno).
Pronti via e sembra che le cose debbano andare come pronosticato con Nino che parte subito a razzo, ma con Mathieu che scatta benissimo al via e si posiziona nelle prime posizioni. tutto come da pronostico direte. E invece, nella curva che immette sul traguardo al termine del giro di lancio Mathieu scivola, in maniera anche un po’ ingenua, ed esce di gara. Sfida rimandata, purtroppo, con la qualificazione olimpica che si allontana per Van der Poel che forse dovrà seguire i consigli di Papà Adrie e rinviare la chiusura della stagione (prevista con questa gara) per partecipare a quante più prove di Mountain Bike possibili per racimolare i punti necessari a qualificarsi per Parigi.
Neanche il tempo di riprenderci dallo shock e Pidcock, con un forcing micidiale rientra sul duo di testa composto dal Sudafricano Hatherly e dall’inossidabile Nino Schurter.
Scaramucce per buona parte della gara con attacchi da parte di tutti i componenti del terzetto per saggiare la gamba degli avversari fino al sesto giro, quando Pidcock rompe gli indugi e si invola in solitaria (lo rivedranno dopo il traguardo). Prima Hatherly e poi Schurter devono desistere dall’inseguimento e vengono riassorbiti dagli inseguitori guidati da uno scatenato Sam Gaze che arriva a ridurre il distacco fino a 14 secondi da Pidcock ma si deve accontentare della piazza d’onore. Nino non smentisce comunque la sua fama di lottatore e riesce comunque a concludere questo mondiale agguantando il terzo gradino del podio.
Tom Pidcock, dopo il campionato del mondo Ciclocross 2022 e la medaglia Olimpica XCO 2020, si consacra anche campione del mondo XCO e si riporta in vantaggio nella sfida che lo contrappone a Mathieu Van Der Poel nel conquistare tutti i titoli più importanti del ciclismo oltre alla medaglia Olimpica nell’XCO.
Chi si è già portata avanti nella sfida è sua maestà Pauline ferrant-Prevot, che non contenta di aver già vinto, unica ciclista (uomo o donna), i mondiali Gravel XCM,XCC, XCO, Ciclocross e Strada, si è portata a casa entrambi i titoli MTB anche in questi mondiali.
Ma c’è una cosa che accomuna il folletto inglese e la regina del fuoristrada. Entrambi corrono per la Ineos Granadier e hanno portato al debutto ai mondiali le nuovissime MTB progettate da Pinarello che torna a casa da questi primi mondiali con la bellezza di 3 Ori ed un Bronzo, due ori per la Full nell’XCO e un oro ed un bronzo per la Front nell’XCC.
Mica male come debutto per delle bici che, come tradizione Pinarello, si distinguono per soluzioni tecniche originali ed esclusive.
Alla fine vince Pinarello? Perché se me la davi a me arrivavo secondo?