9 dic 2016 – Sarà stato un periodo di grandi dubbi quello degli ultimi mesi, da parte di Joaquin Rodriguez. Il corridore spagnolo dopo aver annunciato il suo ritiro dalle corse aveva avuto un ripensamento, tentato dal nuovo team Bahrain che stava nascendo. E in effetti pubblico e tifosi erano stati molto contenti della decisione perché un corridore come lui nelle corse ci sarebbe stato proprio bene.
È di pochi minuti fa, però, un nuovo comunicato, sempre del Team Bahrain, sull’abbandono definitivo delle corse dello spagnolo. Ci ha ripensato ancora, spiegano, dopo aver vagliato tutte le possibilità si è deciso di tenere comunque l’orami ex corridore nelle fila del team come tecnico, visto che la sua grande esperienza tornerà sicuramente utile nelle gare che i corridori affronteranno.
Ecco come ha spiegato il suo ritiro:
«Dopo essermi preso abbastanza tempo per pensarci e cercare di tornare indietro alla routine di allenamento, ho realizzato che fare il ciclista non è più possibile per me. Così con il supporto della mia famiglia e dei miei amici ho deciso di non tornare indietro alle competizioni di alto livello. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno appoggiato il mio rientro. Sono onorato di tutto l’entusiasmo che ho visto e questo rende ancora più difficile la mia decisione. Ma sono convinto che fermarmi sia la decisione più giusta per me perché non credo di poter essere più al livello di competitività che mi sarebbe piaciuto offrire ai miei tifosi.
«Naturalmente sono molto grato al team Bahrain Merida di aver creduto in me. Mi hanno messo nelle condizioni migliori per tornare a correre e mi hanno dato piena libertà di scelta, ma parlando con loro ho capito che non sarei stato al 100 per cento come avrebbero meritato».
La domanda che ci poniamo, a questo punto è: si è liberato un posto nel team? Chissà che non possa rientrare qualche corridore lasciato un po’ troppo frettolosamente a piedi dagli altri team?
(Nell’immagine d’apertura Joaquin Rodriguez in un momento di relax nel raduno del nuovo team)
RC
Coraggioso Purito e complimenti al team che ha compreso le motivazioni dell’atleta, tenendolo comunque in organico.