Lo scorso sabato 17 settembre 2022 si è svolta la 16ª edizione del Sellaronda Bike Day, la versione di tarda estate, del tutto analoga e replica dell’omonimo evento che si tiene anche a giugno. In questa giornata, le strade del Sellaronda sono chiuse ai veicoli a motore e i passi dolomitici del Gruppo del Sella (Sella, Pordoi, Campolongo e Gardena) sono riservati ai ciclisti. Il percorso come sempre era lungo 53 chilometri e presentava un dislivello totale di 1.600 metri per quanto riguarda le strade completamente chiuse al traffico: tale chilometraggio è tale per chi parte da Corvara e Arabba, mentre risulta superiore dai paesi della Val Gardena e dalla Val di Fassa.
A causa delle condizioni meteorologiche altalenanti, non è stato possibile che l’evento si svolgesse senza intoppi, sia per le basse temperature che per le leggere nevicate. Anche se la temperatura a valle era di soli cinque gradi e una leggera coltre di neve imbiancava le cime e i passi, non pochi coraggiosi hanno voluto comunque provare a portare a termine l’evento non competitivo e si sono avventurati nel freddo.
Tuttavia, con l’avanzare della giornata, il cielo si è schiarito e alla fine la maggior parte dei ciclisti più virtuosi hanno potuto completare i passi, nonostante le temperature fossero rimaste piuttosto basse. Anche se la partecipazione complessiva non è stata all’altezza delle aspettative della sera precedente, è stata comunque un’occasione piacevole da vivere in compagnia di amici o anche da soli.
Nonostante la temperatura sicuramente “sfidante”, l’edizione settembrina del Sellaronda Bike Day 2022 è stata una delle più memorabili di sempre. Strade discretamente pulite, anche meglio di quanto ipotizzato. Sicuramente tanta gioia e soddisfazione da giornata ‘eroica’ nei partecipanti. Un po’ per l’effetto sorpresa: causa previsioni sui media contrastanti, tanti avranno acquistato qualche capo più pesante letteralmente all’ultimo minuto. Ma anche per il clima più rilassato. Pochi probabilmente erano davvero interessati -e in condizione- di ‘fare il tempo’ su Strava. In generale, il rapporto fra bici da corsa e mtb, di cui moltissime a pedalata assistita, è stato il più basso che mai: molti più utenti a ‘ruote strette’ hanno rinunciato rispetto a quelli gommati in modo più robusto.
Ne è venuta fuori una giornata di maggiore amicizia, solidarietà e rilassatezza: insomma, mai ‘meno agonismo’ di sabato scorso, perché giustamente c’è stata più attenzione (e apprensione) per il freddo, la sicurezza e l’incolumità di tutti. È altamente probabile, inoltre, che ci siano stati meno incidenti del solito: di sicuro c’erano meno partecipanti ma, fra questi, forse nessun ‘fenomeno’ che andava a rotta di collo in discesa come se fosse stato in gara. E quindi questo Sellaronda Bike Day ha dimostrato anche che si può e si deve puntare su un target più turistico e tranquillo rispetto ai solo ‘corsaioli’. Mai come l’altro ieri, fra l’altro, non c’è stato conflitto fra quelli che salivano nel verso suggerito (anti-orario) rispetto a chi scendeva, anche ‘contro-mano’, ma sempre con grande prudenza. Chi avrebbe potuto contestare, con che cuore poi, chi forse ‘non ce le faceva’ a fare tutto il giro, per il freddo o per la diminuita capacità degli accumulatori? A tal proposito: specialmente fuori tempo massimo (centinaia, troppi, quelli che hanno sforato la chiusura del traffico – molti sono partiti tardi per prendere meno freddo) c’era davvero molta, troppa gente che spingeva. E un servizio ‘scopa’ incisivo sarebbe desiderabile, specie in queste condizioni. Per molti, non era solo inesperienza: c’erano anche i limiti tecnici in ballo (il freddo che fa scaricare prima le batterie) o una stanchezza che, in quelle condizioni, si è fatta sentire di più.
Insomma, tante le lezioni imparate. Di sicuro aumentare il tempo a disposizione già dal prossimo anno sarà prezioso, almeno di un’ora, meglio 90 o 120 minuti. Tecnicamente è stato già inserito in calendario il prossimo 10 giugno e il 17 settembre 2023, con il termine, per la prima volta, alle 16.00. Per un totale di ben 7 ore e 30 di chiusura delle strade.
Ma un aspetto dove si dovrebbe lavorare meglio, anche a livello nazionale, sarebbe quello di poter consentire agli organizzatori di spostare l’evento di un giorno o una settimana senza troppe complicazioni burocratiche. Ma sappiamo tutti che le autorizzazioni prefettizie richiedono grande anticipo e solitamente danno il loro consenso solo all’ultimo. Se ci fosse stata più elasticità, avrebbe senza dubbio fatto comodo a tanti, perché il giorno dopo il meteo è stato decisamente più mite e accettabile. Un’altra soluzione sarebbe quella di passare anche da weekend con chiusure multiple in giorni consecutivi, come già sono soliti a fare nel Parco Nazionale dello Stelvio ed è in fase di studio anche da parte del Monte Grappa Bike Day.
19 set 2022 – Riproduzione riservata – Cyclinside (foto Alex d’Agosta e Freddy Planinschek)