Aveva già fatto scalpore quando si vide il brevetto, ora che le nuove Sirrus 5 e Sirrus 6 di Specialized hanno visto la luce del sole (per ora solo in America, ma tutto fa pensare a un prossimo lancio anche europeo) fa discutere anche di più. La comfort bike della casa americana si presenta con un telaio innovativo, molto interessante del punto di vista dinamico visto che introduce una nuova forma che permette un assorbimento delle vibrazioni da parte della struttura.
Toglie, di fatto, la connessione diretta tra movimento centrale e tubo piantone distribuendo in maniera efficace le vibrazioni.
Parte del lavoro, ovviamente, è demandato al materiale utilizzato, la fibra di carbonio, ma l’aspetto geometrico non può che esaltare le caratteristiche di comfort del telaio.
Una forma di questo tipo è perfetta per una bicicletta da trekking/città, ma anche gravel (sebbene Specialized con le gravel stia già percorrendo strade molto interessanti e tecnologiche come la Diverge STR che abbiamo provato qui).
Specialized Diverge STR Expert: la gravel che “sospende” il ciclista
Non ci sono, al momento, informazioni ufficiali sulle eventuali caratteristiche della bicicletta sul nostro mercato, per cui, in questo articolo, ci limitiamo solo a osservare le immagini apparse Oltreoceano.
C’è addirittura chi ipotizza un futuro sulle biciclette da corsa per questa tipologia di telaio. Se n’era parlato quando si era intravisto il disegno nel brevetto (addirittura fu poi ma c’è uno scoglio da superare: il regolamento UCI che dice espressamente che i l telaio deve “essere costruito attorno a un triangolo principale” secondo quanto definito nella regola 1.3.020 dell’Unione Ciclistica Internazionale.
Nessuna applicazione extra, quindi, allo stato dei fatti. Un disegno del genere potrebbe essere una prima spinta a innovare un regolamento che ormai appare piuttosto datato anche senza perdere la volontà di identificare la bicicletta senza snaturarla tecnicamente. La ricerca portata avanti dai grandi marchi potrebbe avere un peso sempre più importante in questo senso.
Vedremo cosa ci dirà il futuro.