21 mar 2017 – Quest’anno, per la prima volta in occasione di questa fiera, si comincia con un Demo Day. È una versione un po’ ridotta rispetto a quanto siamo abituati a vedere altrove (una ventina di stand, compresi quelli di servizio) anche se c’è un po’ di tutto, almeno come tipologia di biciclette: dalla città, alle pieghevoli (a pedalata assistita pure) passando per le biciclette da corsa e le mountain bike (poche a dire il vero) e così via.
Interessante l’attenzione alla città. La bicicletta è l’alternativa al traffico urbano anche qui e le proposte devono soddisfare utenti diversi, dal professionista che devo portare la 24 ore a chi deve trasportare qualcosa in più. Il percorso di prova è abbastanza ridotto, ma sufficiente a farsi un’idea del tipo di biciclette che si prova. Una prova generale, più che altro, per la prossima fiera del 2018 che è già prevista in un periodo completamente diverso: dal 31 ottobre al 3 novembre, quindi una fiera che cambierà anche pelle, probabilmente meno business e più pubblico (e allora il Demo Day ha anche più senso).
Qui di seguito una prima galleria di immagini con alcuni momenti del Demo Day e biciclette interessanti viste pedalate da giornalisti e avventori.
La città è uno dei “trend topic” del mercato del ciclismo. Si pedala elettrico oppure no, ma certamente con modelli dedicati a piccoli trasporti urbani (la borsa si può mettere anche tra manubrio e sella se al posto del tubo orizzontale c’è una struttura a traliccio che ricava un vano di appoggio) e pieghevoli.
La possibilità di pedalata assistita ha richiesto, ma anche permesso, di superare la forma tradizionale delle geometrie delle biciclette urbane e i risultati spesso sono di design notevole.
Tra le proposte segnaliamo la pieghevole a pedalata assistita di iMeier. Un telaio a forbice con motore nel mozzo posteriore. È un modello di chiaro uso cittadino, ma la batteria inserita nel tubo dove si innesta anche il reggisella è di grandi dimensioni e l’autonomia ne trae beneficio. Le ruote piccole non saranno il massimo (pensando alle nostre città), ma la presenza di un ammortizzatore recupera un po’ le cose.
Ecco alcune immagini:
Poi c’è chi pensa a 11 velocità. È il caso di Ltwoo, marchio che produce componenti per mountain bike e un sistema a 12 velocità (per molitpliche singole) che si potrebbe montare anche su una stradale (con i comandi giusti).
RC
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