3 ago 2018 – Meno vibrazioni, più prestazione. Il paradigma è semplice ed è alla base della produzione di telai artigianali Titici. Ricerca e artigianato flessibile, quindi veloce nel realizzare i nuovi progetti, hanno permesso a Titici di portare avanti un lavoro molto interessante sulla flessibilità, anzi, sulla capacità di assorbire le vibrazioni del tubo superiore del telaio.
Una soluzione tecnica che ha portato ad una concezione di una famiglia di telai facilmente riconoscibili proprio dal top tube sottilissimo alla vista laterale, ma rigido alle flessioni del telaio: il suo lavoro è proprio di assorbire le vibrazioni permettendo alla bicicletta di “copiare” perfettamente il fondo stradale. Questa soluzione è stata chiamata Plate Absorber Technology (PAT) ed è il cuore dei telai Flexy. Un vantaggio che si può apprezzare in mountain bike, come nel gravel e anche su strada.
La tecnologia Titici è stata ottimizzata con l’ausilio dell’Università di Parma e un ambasciatore (e collaudatore) come Paolo Bettini che ne ha apprezzato le qualità.
L’integrazione con i freni a disco ha permesso la realizzazione di telai aerodinamici grazie anche alla stretta collaborazione con FSA. Il telaio che vedete in queste fotografie è il modello F-RI01, presentato proprio a Eurobike dall’azienda italiana. Un modello che racchiude tutti i concetti tecnologici sviluppati da Titici in questi anni. Una soluzione che permette di pedalare con la massima comodità per tantissimi chilometri senza rinunciare ad alcun grammo di forza per chi voglia puntare all’agonismo.
Ulteriori informazioni: http://www.titici.com/IT/
Redazione Cyclinside
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