12 lug 2018 – «Non saremo di certo i primi, ma sicuramente non saremo gli ultimi»: chi, guardando le gare del circuito World Tour, si stupisce che i corridori della Astana ancora non abbiano mai utilizzato in corsa i freni a disco, nel 2019 dovrà ricredersi, e quel che ci ha detto alla fiera di Eurobike il Ceo di Argon18 Gervais Rioux ce lo conferma.
Anche gli atleti del team kazako, la prossima stagione, pedaleranno in sella a biciclette provviste di impianto frenante a disco. I mezzi in uso ai professionisti saranno due, la già nota Gallium Pro Disc – che è appunto la versione con freni a disco della Gallium Pro che utilizzano in questo 2018 pro – e la nuovissima Nitrogen Disc, che è una delle novità che il marchio canadese ha presentato per la prima volta al salone tedesco e che rappresenta la declinazione “disc” della aero bike della casa canadese, fino ad oggi prodotto solo in versione “rim brake” Rioux ha precisato che il prossimo impiego di bici disc non rappresenta certo un’imposizione per i corridori che da qualche anno equipaggia, ma piuttosto è la conclusione di un lungo percorso, che la squadra ha affrontato coinvolgendo soprattutto il team dei meccanici.
Naturalmente questi ultimi dovranno attrezzarsi per affrontare al meglio la diversa gestione che biciclette di questo tipo richiedono per la manutenzione e per gli interventi in corsa, primo tra tutti quello della sostituzione delle ruote in caso di foratura. A proposito di questo: per velocizzare il montaggio e lo smontaggio delle ruote con fissaggio a perno passante che caratterizzano tutti i telai per freni a disco, anche Argon18 ha avvicinato lo standard che si sta trasversalmente imponendo presso tutti i costruttori (ma non solo questi) al fianco dei team professionistici, quello della DT Swiss, con gestione del perno passante grazie a una vite con passo esagonale da 5 millimetri. In questo senso Argon18 abbandonerà lo standard proprietario con doppia leva di rilascio che fino a ieri caratterizzava le sue bici “disc”. No, il passaggio al sistema di DT Swiss non è legato ad un discorso di maggiore funzionalità o maggiore velocità nell’utilizzo, ma appunto all’adesione allo standard che si sta imponendo come di utilizzo più frequente su tutte le bici con freno a disco dei pro.
Ancora in tema di novità, alla Gallium Pro Disc la linea 2019 della Argon18 affiancherà la Gallium Disc, costruita con le medesime caratteristiche geometriche e morfologiche della versione dei pro, ma con un modulo del carbonio leggermente inferiore.
La stessa ratio caratterizza l’inedita Gallium CS, in pratica la variante con carbonio a basso modulo della Gallium Pro: geometria, caratteristiche strutturali e taglie sono le stesse, a cambiare, anche qui, è solo il modulo del carbonio e il prezzo: più bassi entrambe e con qualche grammo in più.
Ulteriori informazioni: www.argon18bike.com
Redazione Cyclinside