Una volata da sopravvissuti quella vinta da Tim Merlier, giusto dopo l’ultima caduta di Caleb Ewan che si arrota proprio con Merlier e falcia Peter Sagan in una caduta brutta, pesante e lunga. Hanno strusciato per un bel po’ di metri sull’asfalto a lasciare giù maglia e pelle.
Finale acrobatico tra curve a tutta con Van der Poel che piega oltre i limiti della fisica ma, almeno lui, rimane in sella quasi miracolosamente. Merlier alza le braccia al cielo in una vittoria ad eliminazione diretta e sfortunata che sminuisce la sua classe (avrebbe vinto lo stesso senza tutta quella confusione. Sono le corse si dice. Il Tour, in fondo è così, ma forse anche troppo. Troppo strette alcune strade, alcune curve, arrivo strano, nascosto fino all’ultimo. Vedremo se i corridori avranno qualcosa da ridire ora. Foss e il Giro…
Ci sono notizie che non fanno quasi più notizia: come una caduta di Geraint Thomas. Paradossalmente, nei giorni scorsi, la notizia era che il corridore inglese era riuscito a salvarsi dai capitomboli. Non c’è riuscito oggi, andato giù e arrivato con un po’ di dolori al traguardo.
Tappa abbastanza insignificante dal profilo altimetrico: finalmente verrebbe da dire, roba da volata con velocisti agguerriti e cattivi sin dal traguardo volante che ha distribuito abbuoni anche se davanti c’era il solito drappello di attaccanti a rubare abbuoni.
Tutto previsto, calcolato al secondo per recuperare sulla fuga al momento giusto, quello del lancio della volata di Pontivy, sempre sotto il cielo minaccioso della Bretagna.
A dieci chilometri dal traguardo è caduto anche Roglic, tra i protagonisti, a finire a terra. Cose che succedono quando si resta scoperti dai compagni di squadra (e lui avrebbe a disposizione un bel Van Aert, più che sufficiente a stare tranquillo.
Invece anche in una tappa dove la classifica dovrebbe guardarsi comodamente la volata, la classifica generale finisce per subire qualche scossone. Il gruppo si spezza e sono dolori per rientrare, più di quelli delle ferite che bruciano per l’asfalto ruvido e granuloso che strappa pantaloncini e carne, cadute e poi ancora, in curva, in mezzo al pubblico. Confusione.
In classifica generale, Van der Poel mantiene la maglia gialla, al secondo posto c’è Alaphilippe e al terzo Carapaz. Per Pogacar (ora sesto) e Roglic (a un minuto dal connazionale) ora c’è da soffrire.
28 giu 2021 – Rirpoduzione riservata – Redazione Cyclinside