26 nov 2018 – I produttori utilizzano quasi tutti lo stesso termine, “aero”: è la categoria all’interno della quale fanno rientrare le biciclette da corsa che investono grossa parte del loro bagaglio tecnologico nella riduzione della resistenza all’aria, quelle che meglio rendono sui percorsi filanti e veloci.
Le aero bike sono uno dei tasselli fondamentali della cosiddetta segmentazione, ovvero di quella differenziazione merceologica attraverso cui tanti costruttori attuali diversificano la loro offerta di altissima gamma con modelli più adatti per affrontare le salite, altri più adatti per affrontare i percorsi dissestati e appunto con modelli adatti per eccellere sui percorsi veloci o persino nelle cronometro, come appunto accade per le aero-bike di cui parliamo in questa occasione.
Quella estetica è questione di ambito strettamente personale, ci mancherebbe, ma è generalmente condivisa l’opinione per cui le aero bike siano anche le più belle dal punto di vista del look e del fascino che riescono ad evocare le loro tubazioni così filanti e “taglienti”, le loro soluzioni tecnologiche spesso integrate e non da ultime le loro ruote quasi sempre ad alto, se non ad altissimo profilo. Questo appunto accade per le aero bike di vertice delle varie collezioni, quelle che allo stato dei fatti hanno anche dei prezzi al pubblico importanti, proprio a causa dell’elevato bagaglio tecnologico che offrono e della componentistica di altissimo livello che montano.
Se non bastasse, le aero bike sono anche quelle generalmente più difficili da utilizzare e apprezzare nelle loro piene potenzialità, perché si rivolgono alla fascia di pubblico superspecialistica che pratica gare di velocità o addirittura cronometro e che in molti casi sconfina nel triathlon. Non da ultimo, le aero-bike hanno in genere telai caratterizzati da una rigidità estrema ed impongono una certa perizia nella conduzione di guida: si tratta di caratteristiche che di certo non si addicono all’utilizzatore abituale, o se preferite “medio”, della bicicletta da corsa.
La rassegna di dodici biciclette aero che vedrete servirà anche e soprattutto per contraddire quanto appena detto, perché non sempre corrisponde al vero. Dalle collezioni prodotto di altrettanti importanti costruttori del panorama mondiale abbiamo selezionato dodici modelli che, sia per doti di guidabilità, sia per componentistica montata e soprattutto per il prezzo finale strizzano l’occhio ad un pubblico più ampio, più ed eterogeno, abbandonando in parte quell’aura di esclusività che contraddistingue talvolta questo specifico segmento di bicicletta da corsa. Vedremo come le geometrie di molti dei modelli in rassegna sono quelle più maneggevoli e guidabili mutuate dalle bici da corsa “classiche”, ovviamente interpretate con forme dei tubi che permettono di migliorare la resa aerodinamica e non ultimo il look. La componentistica montata, da parte sua, consente di portare il prezzo a livelli che vedrete essere sostenibili, così come nella stessa direzione lavora la soluzione di proporre telai con le stesse forme e le stesse sagome del modello al top di gamma, ma farlo attraverso un lay-up del carbonio di livello leggermente inferiore, che sacrificando al massimo un paio di etti in più consente di risparmiare moltissimo nel portafogli.
Canyon Aeroad CF SL Disc 8.0 Di2 – 4.699 euro
Testata dai professionisti
Uno dei modelli più apprezzati dai corridori della Katusha Alpecin. Tubi che fendono l’aria e geometria bassa ed aggressiva, per una macchina da competizione proposta con due lay-up di carbonio, la Slx o questa SL, meno costosa.
Trasmissione: Shimano Ultegra Di2 – Ruote: DT Swiss Arc 1400 Dicut DB con copertoncini Continental Gran Prix II.
Cannondale SystemSix Carbon Ultegra – 3.999 euro
Si difende anche in salita
La nuova proposta aero del marchio americano declinata con un livello di carbonio poco al di sotto del top di gamma “Hi-Mod”. Indole aero, ma caratteristiche che la fanno eccellere anche sulle salite leggere.
Trasmissione: Shimano Ultegra – Ruote: Fulcrum Racing 400 DB con copertoncini Vittoria Rubino Pro Speed.
Cervélo P3 – 4099 euro
Contro il tempo e non solo
Nasce come modello da cronometro o da triathlon, ma prevede accessori opzionali in grado di rendere il suo cockpit di guida adatto anche per l’utilizzo stradistico, preferibilmente in contesti veloci.
Trasmissione: Shimano Ultegra – Ruote: Mavic Cosmic Elite con copertoncini Continental Grand Prix.
Colnago Concept NJGO – 9850 euro
Combinazione di potenza e velocità
Forcella, nodo di sella e reggisella progettati per integrarsi al meglio con il telaio. Steli forcella e foderi posteriori dritti e schiacciati, per fendere l’aria e garantire inserimenti in curva ottimali.
Trasmissione: Sram Red eTap – Ruote: Zipp 404 con copertoncini Vittoria.
Kuota Kougar – 4.799 euro
Indole aero con caratteristiche di bici tradizionale
Sagome dei tubi affilate ma non in modo estremo, quote angolari e dimensionali ispirate ai canoni delle classiche bici da corsa. Il risultato è un mezzo filante e allo stesso tempo versatile.
Trasmissione: Shimano Ultegra – Ruote: Fulcrum Racing4 Carbon.
Scott Foil 20 Disc – 3.399 euro
Ha il manubrio integrato
Stesse forme della versione Premium della Foil Disc, modulo del carbonio poco inferiore, per un telaio un po’ meno leggero ma con un prezzo molto allettante, soprattutto in questo allestimento “Ultegra”.
Trasmissione: Shimano Ultegra – Ruote: Syncros RP2.0 Disc, in carbonio.
Time Scylon – 3.990 euro
Tubi come fossero garze intessute
La declinazione in senso aero del procedimento di costruzione proprietario Rtm, che diversamente dagli standard più diffusi realizza i tubi in composito intessendo singoli filamenti di carbonio.
Trasmissione: Shimano 105 – Ruote: Mavic Aksium.
Bianchi Aria Disc – 3.350 euro
Adattabile alla strada o al triathlon
Grande guidabilità grazie alla geometria collaudata mutuata dal modello Specialissima e possibilità di montare protesi aero che la rendono un’arma anche per le gare contro il tempo.
Trasmissione: Shimano Ultegra – Ruote: Fulcrum Racing 618 disc brake con copertoncini Vittoria Rubino.
Specialized Venge Expert – 4.999 aero
Costruzione Rider First, a misura di ogni atleta
La aero bike migliore della Casa statunitense in quanto a rapporto qualità/prezzo. Impiega lo standard di costruzione Rider First, che assicura le stesse caratteristiche meccaniche su ognuna delle quattro taglie prodotte.
Trasmissione: Shimano Ultegra – Ruote: Roval Slx 24 con copertoncini Specialized S-Works Turbo 26 mm.
Wilier Triestina 101Air – 3.899 euro
Amica del vento
La quinta generazione del fortunato modello Cento1 si chiama “Air”, a ricordare quanto questa full carbon sia stata progettata per vincere la resistenza al vento. E a beneficiare delle forme filanti è anche la rigidità complessiva.
Trasmissione: Shimano Ultegra – Ruote: Miche Revox RC Carbon con copertoncini Vittoria Zaffiro Pro.
Trek Madone SL 6 – 3.999 euro
Tante regolazioni possibili
Stesse prestazioni aerodinamiche e stessa qualità di guida di tutti i modelli della linea Madone, ma un prezzo più contenuto grazie all’attacco manubrio standard e al manubrio aero regolabile.
Trasmissione: Shimano Ultegra – Ruote: Bontrager Aeolus Comp Tubeless Ready con tubeless Bontrager R2 25 mm.
Giant Propel Adv Pro0 – 4.999 euro
Disegnata al computer e in galleria
Il telaio ha preso forma da una attenta modellazione al software Cfd e dopo severi test in galleria del vento. Anche le ruote sono proprietarie e dedicate, ad altissimo profilo.
Trasmissione: Shimano Ultegra Di2 – Ruote: Giant SLR-1 con copertoncini Giant Gavia AC 0 tubeless 25 mm.
Maurizio Coccia