26 giu 2017 – È il giorno della V2-R in casa Colnago. La novità annunciata si presenta con una livrea rossa in edizione limitata e nei colori che appariranno nel nuovo catalogo con dominanza di nero e bianco.
Il telaio non è stato rivoluzionato rispetto alla versione V1, i 64 anni di storia di Colnago sono sempre stati caratterizzati da evoluzioni che non da rotture col passato. Però la V2-R ha alcune belle novità.
Sono state riviste alcune dimensioni: «I corridori ci hanno chiesto la possibilità di montare coperture più larghe – ha detto lo stesso Ernesto Colnago durante la presentazione a Cambiago, sede storica – e abbiamo deciso di montare i freni direct mount che permettono di realizzare una parte superiore della forcella più sottile».
Forcella più sottile e più alta per fare spazio alle gomme e tubo di sterzo più corto di quattro millimetri, ecco il risultato. Altra novità nell’aggiornamento del telaio è il bloccaggio del reggisella che viene integrato all’interno del telaio così come tutti i cavi di comando che passano nel tubo obliquo tramite un’apposita finestra in grado di accogliere facilmente anche i cavi dei sistemi elettronici.
Il risultato è un telaio che nei test di rigidità ha fatto registrare un +13 per cento al movimento centrale e un +4 per cento nella zona di sterzo e che ora è in grado di accogliere coperture anche da 28 millimetri di diametro. Anche il freno posteriore è a montaggio diretto e non è stato volutamente messo sotto a movimento centrale per ottimizzare il telaio e non creare problemi con alcuni misuratori potenza.
Il risultato finale è un telaio da 835 grammi nella misura media che non vuole essere il più leggero sul mercato (Colnago ha le idee molto chiare in tal senso: ha sempre prediletto la resa alla leggerezza) ma certamente risulta uno dei più efficaci e amati dai corridori, con cui lo sviluppo è stato fatto direttamente.
Non manca a catalogo l’opzione disc, tipologia di freni in cui Colnago è stato tra i primi ad investire in tecnologia.
C60
Se il Vr-2 si colloca come top di gamma tra i telai monoscocca di casa Colnago il C60 si conferma al vertice dei full carbon. La speciale soluzione voluta da Colnago di tubazioni in carbonio unite in giunzioni anch’esse in composito. Il progetto C60 è stato anch’esso aggiornato ai freni direct mount proprio per dare, anche qui, la possibilità di montare coperture più abbondanti.
Il triangolo anteriore è rimasto identico, mentre sono stati rivisti, oltre alla forcella, i tubi posteriori. La necessità era l’adattamento alla diversa tipologia di freni, ma si è lavorato anche allungando leggermente il carro così da rendere la biciclette più comoda.
Le novità non finiscono qui… ma ve ne parleremo con calma.
Ulteriori informazioni: http://www.colnago.com
Redazione Cyclinside
È possibile che nel C60 sia stata aumentata la tolleranza massima della larghezza massima dei pneumatici??
Sì, l’adozione dei freni direct mount è anche per questo motivo.
Ma per chi possiede i freni Campagnolo super record con l’ancoraggio centrale?
Col nuovo modello occorre dotarsi del nuovo tipo di pinza freno
Noto con piacere che sempre liur costruttori stanno optando per i direct mount anche su bici non strettAmente aero. Io li uso sul mio aeroad slx, li trovo ottimi tanta potenza, modulabilità e rigidità in frenata. Non sono un’amante dei dischi, preferisco la tradizione, adesso che ha i direct non ho più dubbi che il c60 sarà il mio prossimo gioiello.
Bravo Colnago