È la tappa della svolta la quattordicesima del Giro d’Italia. I cacciatori di tappe hanno lasciato la strada a chi si gioca il Giro. Anzi, chi si vuole giocare il Giro ha preso in mano la situazione con decisione. È stata la Bora Hansgrohe a non lasciare andare la corsa come capitava ma decidendo di fare una tattica ben definita. Una svolta attesa da due settimane.
Nel finale a schiaffi di una tappa nervosissima è Simon Yates a lasciare i supersititi lì, compreso un Nibali che ha strappato applausi anche agli avversari. Carapaz, intanto, veste la maglia rosa.
Era cominciata già scoppiettante questa frazione. E sì che doveva essere quasi tranquilla nella prima parte. Ma la fuga che non riusciva ad andare via ha alzato la media e indurito le gambe. La svolta sembrava essere arrivata dopo 50 chilometri di corsa, con una fuga finalmente a decollare. Poi, appunto, la Bora Hansgrohe a prendere in mano la situazione per contare le forze ai pretendenti la maglia rosa, Juan Pedro Lopez compreso, ovviamente.
E allora cambia tutto. Le squadre serrano i ranghi (Covi viene fermato dalla fuga che c’è da proteggere Almeida in difficoltà) e si sale di livello nello spettacolo sportivo che già sulla prima salita di Superga conta distacchi importanti.
Pressione della Bora e selezione a Superga con addirittura Vincenzo Nibali mette in difficoltà Juan Pedro Lopez che scricchiola sempre di più con la sua maglia rosa. Tenacia e resistenza da campione. Un’azione anche per isolare Carapaz che mette in chiaro le cose al secondo passaggio a Superga, dove parte deciso lasciando tutti lì e facendo staccare definitivamente la maglia rosa.
Non si è spenta all’improvviso la luce per Juan Pedro Lopez, si è affievolita piano piano, come la fiamma di quelle forze in più che la Maglia Rosa porta con sé. È rientrato tante volte sui primi, ha guardato il cielo dietro i suoi occhiali anonimi, ma digrignava i denti all’inferno che gli si spalancava sempre di più sotto le ruote a risucchiarlo.
Verso il paradiso, invece, spinge Nibali con Hindley incollato alla ruota. Sull’ultima salita della collina della Maddalena la sua accelerazione recupera pure su Carapaz che resiste davanti. La cima della salita blocca le gambe e pure la moto della telecamera. Hindley rientra su Carapaz mentre il mondo spinge Nibali con lo sguardo. Vincenzo non risponde allo scatto secco ma calcola, misura, rientra nel finale del GPM e poco dopo anche Simon Yates è su di loro. Poco più indietro, ottima pure la prestazione di Domenico Pozzovivo.
Nello strappo finale è proprio Simon Yates a partire prendendo subito vantaggio più che sufficiente a godersi l’arrivo in solitaria.
RISULTATO DI TAPPA
1 – Simon Yates (Team BikeExchange-Jayco) – 147 km in 3h43’44’’, alla media di 39.422 km/h
2 – Jai Hindley (Bora-Hansgrohe) a 15″
3 – Richard Carapaz (Ineos Grenadiers) s.t.
CLASSIFICA GENERALE
1 – Richard Carapaz (Ineos Grenadiers)
2 – Jai Hindley (Bora-Hansgrohe) a 7″
3 – Joao Pedro Almeida Gonçalves (UAE Team Emirates) a 30″
LE MAGLIE UFFICIALI
Le Maglie di leader del Giro d’Italia sono prodotte con tessuti SITIP e disegnate da CASTELLI.
- Maglia Rosa, leader della Classifica Generale, sponsorizzata da Enel – Richard Carapaz (Ineos Grenadiers)
- Maglia Ciclamino, leader della Classifica a Punti, dedicata al Made in Italy – Arnaud Démare (Groupama-FDJ)
- Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Diego Rosa (Eolo-Kometa Cycling Team)
- Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Intimissimi Uomo – Joao Pedro Almeida Gonçalves (UAE Team Emirates)
21 mag 2022 – Riproduzione riservata – Redazione Cyclinside