Se la Maratona dles Dolomiti riporta, almeno idealmente, a un ciclismo antico, l’interpretazione che ne sta dando Hervé Barmasse lo è ancora di più: l’Enervit Ambassador (alpinista professionista) ha pensato di bene di raggiungere Corvara, luogo di partenza della Maratona direttamente in bicicletta, come spesso facevano i corridori di una volta.
Partito da Valtournanche Barmasse ha affrontato il suo viaggio con il supporto di Enervit, di cui è ambassador (l’azienda di integratori gli ha fornito i prodotti della linea C2:1PRO a dimostrazione che non si tratta solo di prodotti dedicati agli agonisti) ma anche con un supporto morale visto che con lui ha pedalato anche Paolo Calabresi Direttore Marketing Sport&Fitness di Enervit, con il quale Hervé ha pedalato i 161 km, da Como a Bormio. Calabresi è un pedalatore da sempre e ha colto la palla al balzo. E poi si sa, quando la fatica è condivisa, si percepisce anche di meno.
Spostarsi in bicicletta diventa sempre più un’abitudine anche per chi partecipa ad eventi importanti dimostrando, così, che la bici non è solo un fine ma anche un mezzo. “La bici è un mezzo per vivere, sperimentare, muoversi, giocare, esplorare, rappresenta uno stile di vita; è il mezzo di locomozione più efficiente, ti permette di conoscere il territorio e le persone che lo abitano regalandoti la consapevolezza di una società che non è mai ferma. Mai come in questo momento nella nostra esistenza c’è bisogno di umanità se si vuole ritrovare l’equilibrio tra terra e uomo”, ha spiegato Barmasse. La sua idea è portare l’attenzione a un movimento in forte crescita, quello del cicloturismo e dei suoi praticanti che amano l’Italia e la stupenda cornice delle sue montagne e che desiderano muoversi attraverso le Alpi e gli Appennini al ritmo più adatto all’uomo, lento e sostenibile.