Pensate a una tappa di montagna del Giro d’Italia, alle riprese dall’elicottero, poi quella dalle moto, al panorama.
La Sportful Dolomiti Race è una prova che può tranquillamente essere assimilata a una tappa del genere, tant’è che proprio il Giro d’Italia ha preso ispirazione da quel tracciato qualche anno fa per una tappa difficile. Altre velocità, stesso dislivello impegnativo. Stanchezza seria nelle facce dei corridori al traguardo.
Una prova di questo tipo va preparata con attenzione. Dal punto di vista fisico, ormai a pochi giorni dall’evento, non si può fare molto se non rifinire la condizione e valutare bene il percorso da fare. Ma occorre programmare tutto il resto per non rischiare di buttare gli allenamenti fatti fin qui e non godersi un evento tanto atteso.
Nella strategia con cui si affronterà l’evento (a prescindere dal percorso scelto) bisogna mettere in conto di dosare energie e l’alimentazione. Anche l’abbigliamento giusto per le varie fasi di gara, ma di questo diremo più avanti.
Le pendenze che si andranno ad affrontare sono impegnative anche nel percorso medio “più di quanto si affronta nei percorsi lunghi di altri eventi” sottolinea una ciclista esperta come Chiara Ciuffini. Motivo per cui sarà bene non spingere mai al massimo, soprattutto all’inizio e preparare la bicicletta con rapporti adeguati a salite lunghe e impegnative come Manghen e Passo Rolle (che non finisce mai, avvisa pure Davide Cassani), per cui meglio avere rapporti adatti (dietro, non meno di 32-34 denti, per capirci).
Alimentarsi correttamente (e quando?)
Dosare le forze è alla base di una strategia efficace per una prova del genere, sia che si tratti del percorso medio che del lungo, ma è anche importante alimentarsi e fare attenzione a non commettere errori che possono compromettere prestazione e divertimento.
Una buona tattica può essere stabilire dei punti fissi per alimentarsi, ad esempio subito dopo aver scollinato le salite più importanti, come suggerisce Chiara Ciuffini. Barrette, gel e due borracce: una di maltodestrine e una di acqua sono i consigli della ciclista.
Visto che siamo in casa Enervit (la Sportful è supportata dall’azienda di integratori), vediamo quali possono essere gli integratori più adatti e quando farne uso.
Si suda tanto e una delle cose più importanti è reintegrare i sali minerali dispersi con la sudorazione sarà importante anche, a fine gara prevedere il giusto recupero con prodotti come R2 Recovery Drink che Enervit ha pensato proprio per questo utilizzo con maltodestrine e aminoacidi che permetto ai muscoli di recuperare più velocemente.
Ma prima di pensare al recupero si può fare riferimento a prodotti come Carbo Bar o Carbo Jelly (fanno parte della linea C2:1 Pro di Enervit) che forniscono i carboidrati necessari ad affrontare lo sforzo che dovrà essere dosato mantenendolo lontano dal massimo possibile. “Se avete 180 di battito cardiaco massimo – suggerisce Cassani – mantenetevi sui 150. Altrimenti correte il rischio di finirvi troppo presto e non concludere la prova”.
Le riserve energetiche si accumulano anche nelle ore precedenti l’impegno sportivo “Ma va fatto con metodo” raccomanda l’esperta dell’Equipe Enervit, Elena Casiraghi. “Riso o pasta e poi tacchino, pollo o tofu con un po’ di olio extravergine di oliva e, ovviamente, va ridotto il carico di allenamenti nella settimana precedente la gara”.
Inoltre, anche l’alimentazione va allenata. Conviene assumere 40-60 grammi di carboidrati all’ora negli ultimi allenamenti. Aiuterà a ridurre la fatica muscolare e si ridurrà il rischio di crisi.
L’importante, insomma, è non strafare all’inizio. Se ci saranno energie residue, nel finale ci sarà tutto lo spazio per “spargerle” sulla strada.
Come in una tappa del Giro d’Italia. Con la differenza che il giorno dopo si potrà recuperare senza altri impegni faticosi.
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