13 gen 2020 – Friedrichshafen (FN). Crans-Montana (VS) e Davos (GR). Andalo (TN) e Bormio (SO). Dove se non a ridosso delle Alpi si poteva parlare con entusiasmo e competenza di economia della bici, intesa come valido e irrinunciabile strumento per turismo, sport e mobilità utilitaristica, con una particolare attenzione per tutti i fenomeni connessi alla sua rapida e inarrestabile diffusione nelle località di montagna? Fra la scorsa estate e l’inizio dell’autunno infatti molti appuntamenti internazionali si sono concentrati prevalentemente nella cornice di bellissimi e celebri comprensori montani. Cicloturismo, attività per bici da strada e ogni forma di ruote tassellate, quantità e qualità di infrastrutture, regolamenti e “conflitti di utenza” fra i temi più caldi per uno sviluppo di un’economia turistica importante legata alla bici. Esperienze a confronto che portano benefici reciproci in quanto a ispirazione di buone pratiche e, auspicabilmente, mettono in evidenza il potenziale di questo settore economico e turistico così in crescita, che può portare nuove opportunità e posti di lavoro anche in aree rurali, premiando le capacità e virtuosità più concrete e creative.
Cicloturismo attivo in mtb
Nella giornata dell’Eurobike Travel Talk in realtà non si è parlato esclusivamente di due ruote in alta quota, un tema spesso affrontato in questo appuntamento, vista la passione tedesca per i monti svizzeri, austriaci ed italiani. Sul Bodensee hanno suscitato però interesse storie come quella dell’Andalusia, dove si riescono a organizzare bike tour attraversando villaggi e vallate viste al cinema o in videogiochi famosi. Una valorizzazione del territorio quasi “hollywoodiana” ma allo stesso tempo sostenibile.
Dalle competizioni agli eventi di massa
(che qualificano il territorio)
– A inizio agosto, Crans-Montana, ski resort in Svizzera nel Canton Vallese, come preludio dell’evento sportivo Tour de Stations, ha scelto di “avviare la danze” di un week-end dedicato alla bicicletta con un simposio specificamente dedicato alle opportunità che può offrire la bici in già rinomate località di montagna. Il primo Forum International du cyclisme alpin ha visto una parte di giornata dedicata a due “bike destination” italiane. Le peculiarità dei due pupilli del Südtirol e del Trentino sono state raccontate da Roberto Huber e Alessia Sora per Alta Badia Brand e Sergio Battistini per Dolomeet HUB. In primis si è parlato di Maratona dles Dolomites, anello fondamentale della strategia dell’Alta Badia per diventare la migliore destinazione per ciclisti estivi al mondo che, inoltre, include: offerte vacanze dedicate ai ciclisti molto articolate, scuole con istruttori qualificati, visite guidate e gare per bambini, brand di bici italiani riconosciuti e riconoscibili come key partner. Dall’altro la Val di Sole, che ha iniziato una trasformazione partendo da una pianificazione esemplare. Il loro è un esempio “da manuale” di conversione di una destinazione conosciuta per l’offerta invernale e altre selezionate attività estive in un’area vasta “bike friendly” attraverso un master plan di lungo periodo che ha visto la bici come tassello prioritario per l’estate.
Non bisogna dimenticarsi dell’ecologia
Sempre nella confederazione elvetica, a settembre, è andato in scena l’ormai classico Ride Kongress a Davos, un forum di alto livello per germanofoni ma dal respiro internazionale, dove i partecipanti erano ben coscienti del potere e del potenziale di queste economie: il “centro” delle discussioni in questo caso partiva dalla necessità di gestirle per non creare effetti negativi o passi indietro governativi a causa di troppi divieti resi necessari dall’abuso dell’uomo sulla natura.
L’industria spinge i territori a reagire
Per esaminare i rischi e i benefici dell’economia delle ruote tassellate ci ha pensato anche l’ente del turismo di Andalo, in Trentino, con la terza edizione dei suoi MTB Talks. Anche in questo caso una giornata con tanti esperti internazionali di settore che ha puntato i riflettori sulle sfide per le destinazioni turistiche lanciate dai nuovi prodotti industriali e da una domanda del pubblico sempre più in rapida evoluzione, che porta anche ad aumento di volumi di biciclette da gestire e indirizzare opportunamente in ragione dei desideri e delle capacità degli utenti.
E infine il sole a Bormio
A cavallo di un week-end caldo e soleggiato di ottobre, i Bagni Nuovi di Bormiohanno ospitato l’ultima tappa del ciclo di BikeEconomy 24. I temi affrontati nell’evento partivano dalle forme di ciclismo sportivo e turistico più consolidate nelle aree di montagna che, come nel caso dello Stelvio, prediligono la bici da strada e la Mtb da enduro o cross country, ma non è mancata una tavola rotonda sul mondo del gravel e sulle opportunità delle e-bike che avvicinano alla regina delle attività outdoor estive un nugolo di “nuovi” utenti, attratti da possibilità di esplorazione e conquista sinora mai ipotizzati. Fra gli interventi qualificati, spiccavano l’amore e la passione del destination manager di Bormio, Maurizio Seletti. Pur ammettendo di essere consapevole del privilegio che la natura li ha omaggiati, sono emersi la voglia e la capacità del territorio di voler offrire sempre esperienze nuove, edificanti e totalizzanti ai propri ospiti, con particolare attenzione alle bicicletta che è da loro ritenuta la più «eccezionale piattaforma per vivere esperienze uniche».
Alex D’Agosta