29 mar 2017 – Con questa bicicletta, anzi con una sua gemella, Greg Van Avermaet ha vinto le Olimpiadi dello scorso anno a Rio. Ora corre con una bicicletta argentata (la versione dorata, che pure gli era stata fatta, evidentemente non gli piaceva), quella con cui sta facendo vedere grandi cose in questo inizio di Classiche del Nord.
La Slr01 è il risultato di un’ottimizzazione nata in un computer (sono stati sviluppati circa 34 mila prototipi virtuali) e poi perfezionata su strada. Lo sviluppo delle forme vede sezioni abbondanti per tubo superriore e obliquo che arrivano quasi a congiungersi sullo sterzo. La linea di forza che si propaga tra sterzo, obliquo e foderi posteriori bassi dà la rigidità al telaio al movimento centrale, mentre i pendenti sottili e fissati ben sotto al nodo di sella compattano il carro posteriore e sfruttano le caratteristiche del carbonio per assorbire le vibrazioni. A “tenere” il tubo sella c’è il rinforzo che scende giù dal tubo superiore e aumenta la rigidità della struttura.
La bicicletta del campione olimpico è montata con gruppo Shimano Dura Ace dotato di misuratore di potenza. Non ha scelto, però (per ora) l’ultima pedivella proposta dalla casa orientale ma sfrutta il modello precedente. La forma della forcella si è evoluta negli anni per migliorare la risposta dinamica e la guidabilità del mezzo.
Van Avermaet utilizza sul manubrio, in corrispondenza delle leve, i comandi remoti del Dura Ace Di2 che permettono di cambiare rapporto anche mentre si sta disputando una volata.
Galleria fotografica
Ulteriori informazioni: http://www.bmc-switzerland.com
Redazione Cyclinside