24 mar 2021 – Marco Cavorso, rappresentante per la sicurezza dell’Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani (ACCPI) ha annunciato il rinvio a giudizio della persona che scrisse delle frasi infamanti contro i ciclisti quando un corridore professionista colombiano, Daniel Felipe Martinez, venne investito da un’auto.
foto d’archivio
Il reato ascritto è di “istigazione a delinquere aggravata dal fatto di aver commesso il reato a mezzo informatico” in cui l’Associazione dei Corridori Ciclisti Professionisti Italiana (ACCPI) si è costituita parte civile.
«Denunciai questa persona proprio per dire basta a questo modo incivile di approcciare il problema della sicurezza stradale – ha spiegato su Facebook lo stesso Cavorso – Questo è un avvenimento unico in Italia e mi auguro che impedisca, in futuro, a chiunque, di diffondere il mito della sopraffazione e della violenza anche verbale nei confronti degli utenti deboli della strada quali sono i ciclisti. Ringrazio tutti coloro che mi hanno aiutato in questa battaglia civile, in particolare Carlo Iannelli che mi ha dato la sua assistenza legale e il sindacato dei ciclisti professionisti italiani Accpi che è stato riconosciuto stamattina parte civile».
Un messaggio chiaro e importantissimo che va all’indirizzo di tutti coloro che si sentono impuniti dietro a uno schermo, sprezzanti della sicurezza di chi pedala e non si rendono conto che quanto scrivono su i social può costituire un reato grave foriero di conseguenze molto pesanti.
Ecco il video dello stesso Cavorso che spiega i fatti:
Redazione Cyclinside
Giustissimo, non si può istigare alla violenza ma ciò non toglie che la maggioranza dei ciclisti debbano essere educati su come si gira per le strade, vi vorrei vedere tutti i santi giorni andare al lavoro su una nota strada frequentata da ciclisti e dover andare a passo di lumaca perchè girano affiancati e non si spostano nemmeno se gli suoni educatamente, anzi, ti mandano pure a quel paese.
Volete il rispetto degli automobilisti, bene, iniziate a rispettarli anche voi.