2 lug 2017 – Un sogno, ma immaginate per un attimo, la curiosità di tutti: poter scavalcare quelle transenne aggirandosi dove si vuole, da addetti ai lavori, da corridori.
Anzi, saliamo proprio in sella, la tensione della partenza, gli ultimi consigli, il cronometro che batte gli ultimi secondi, le dita del giudice di partenza: tre, due, uno…
Il pubblico che esplode, roba da non sentire neanche la pioggia, ma occorre stare attenti che qualcuno pare sia già caduto e sul percorso sono sparse trappole micidiali. È solo la prima tappa, ne vale la pena?
Sempre.
È il Tour de France, ne vale sempre la pena, come quella bici desiderata da bambino e ora appoggiata chissà dove. Guardate gli occhi di Thomas, sono già sul percorso mentre gli contano gli ultimi due secondi, concentrazione di tutto. È il momento in cui convergono tutti i sacrifici e magari la voglia di riscatto dopo quel Giro d’Italia finito male coi dolori dell’asfalto addosso che non fanno più andare avanti.
Si parte e si va per vincere.
È il Tour de France. Più di così non ce n’è.
Entrateci dentro con questo video:
Redazione Cyclinside