18 mar 2020 – Si chiamano Classiche perché eravamo abituati a trovarle lì, sicure e immobili, diverse tra loro e affascinanti, pietre, polvere, muri. A ognuno la sua, la durezza descritta dal fisico dei corridori. Difficile trovarne di gracili e leggeri, meglio gladiatori robusti e con i muscoli grandi. Meglio pesanti se c’è da rimanere ancorati alla strada senza rimbalzare via.
Quest’anno non si affronteranno i muri e nemmeno quelle stradine strette. Niente birre ad ingannare l’attesa dei folletti nel bosco e nemmeno le streghe da temere. La primavera del ciclismo non c’è. L’annuncio è ufficiale ormai. È una primavera rimandata. Facciamo il tifo per ritrovarla al più presto. Fosse anche in autunno. Parigi Roubaix, Giro delle Fiandre, Liegi Bastogne Liegi non si disputeranno nelle date previste. Quel 3 aprile che ci aveva illusi, è solo un traguardo volante.
Aggiornamento: le direttive dell’UCI per il dopo stop
L’Unione Ciclistica Internazionale ha ufficializzato il blocco di tutte competizioni fino a tutto il mese di aprile 2020, al momento, ed ha anche dato delle indicazioni per quando l’attività ciclistica ripartirà.
La priorità, chiariscono subito dall’UCI riguarderà gli eventi in calendario alla data della ripresa. Per quanto riguarda il calendario maschile verrà data, poi, priorità ai tre Grandi Giri e alle Classiche Monumento. Le altre, quindi, eventualmente a seguire.
Al tempo stesso, proprio per cercare di diluire un calendario si ritroverà ingolfato di troppe gare, potrebbe essere prorogata fino al primo novembre 2020 la stagione su strada.
GR