Un velodromo coperto a non molto dal confine italiano, perché non sfruttarlo per gli allenamenti?
È quello che ha organizzato il settore pista regionale del veneto con due trasferte previste per domenica 13 e domenica 27 febbraio.
L’iniziativa è del tecnico Andrea Costa, già responsabile del velodromo Mecchia di Portogruaro che ha avuto questa idea per permettere l’esperienza della pista anche nel periodo invernale.
L’iniziativa prevede 3 ore per ogni sessione e ha l’obiettivo di avvicinare gli atleti veneti alla pista. Con la collaborazione del consigliere delegato Riccardo Donato, sono stati selezionati 40 ragazzi e ragazze (con 10 riserve).
Abbiamo sentito direttamente Andrea Costa che ci ha parlato dell’iniziativa. Ecco cosa ci ha detto:
«Il Velodromo di Novo Mesto è nato in mezzo a un bosco per i Campionati Mondiali Juniores del 1996.
Costruito dagli SCHUERMANN, cioè dal top al mondo sin dal 1925, era una pissta in legno da 250 metri ma, scoperta e, così come i nostri di Roma 60 o Monteroni, destinato a una rapida decadenza.
«Nel 2005 ci sono stato 15 giorni con gli Juniores dell’Italia in preparazione ai Mondiali di Vienna. Come prima cosa siamo andati in una ferramenta a comprare della vernice spray rossa per segnare i buchi della pista e nastro di carta per fare almeno la linea degli inseguitori visto che tutte le linee erano scomparse.
Poi nel 2018, il Comune di Novo Mesto ha ben pensato di ripristinare il tutto, abbattendo la pista in legno per ricostruirla ex novo identica all’originale e coprire il tutto con una palla pressostatica. Le tribune in cemento originali sono ancora in loco, affiancate ad altre nuove.
Il centro della pista, che prima era un piano in cemento, ora è una pista di atletica, credo tutto in tartan, con un anello per la corsa di fondo, un rettilineo di 70/80 metri per i velocisti, salto in lungo, salto in alto ed è previsto persino il lancio del peso.
«Il tutto, vista la palla pressostatica al posto di metallo e cemento, è stato costruito con una spesa minima.
Un giorno, verso la fine 2019, ho deciso di fare una gita con mio figlio Ares e siamo rimasti a bocca aperta. Poi gennaio 2019, poi febbraio, poi basta perché l’impianto è stato chiuso per la pandemia, ma ora che la situazione sta tornando alla normalità, abbiamo deciso di ricominciare allargando le possibilità.
«Da novembre 2021, assieme a Simone Tortato, vecchio amico ciclista, abbiamo noleggiato l’impianto per alcune domeniche e cominciato a organizzare delle uscite, aperte a tutti, dai ragazzi (mio figlio e la sua dolce metà) agli amatori. Facente parte le spedizioni (dal Velodromo Mecchia di Portogruaro sono 2 ore di macchina), c’era anche Riccardo Donato, consigliere referente la pista del Comitato Regionale Veneto, e qui, noi tre, abbiamo pensato le tre uscite, che partiranno domenica, per i ragazzi del Comitato Regionale, selezionandoli (domenica saranno 33) tra quelli che frequentano più assiduamente la pista e/o che abbiano partecipato ai Campionati Italiani giovanili degli ultimi due anni.
Quindi domenica si parte, poi il 27 febbraio e il 6 marzo. Poi iniziano le gare su strada e i primi di aprile l’apertura delle nostre piste all’aperto».
9 feb 2022 – Riproduzione riservata – Redazione Cyclinside (foto: ©Andrea Costa)