7 lug 2017 – Al colpo d’occhio, ve lo diciamo, avremmo giurato anche noi sulla vittoria di Edwald Boasson Hagen su Marcel Kittel. Ma la vittoria alla sesta tappa è stata inequivocabilmente assegnata a Marcel Kittel.
Sicuri?
Sì.
Il sistema del fotofinish è composto da due telecamere (nelle gare importanti come il Tour, altrimenti anche una sola) posizionate esattamente sulla perpendicolare alla linea di arrivo. Il sensore delle telecamere è una striscia di pixel che vede solamente la riga di arrivo su cui si compone l’immagine del soggetto che passa venendo fotografata nel momento del passaggio solamente sulla riga di arrivo, non un millimetro più né uno di meno.
L’operatore al fotofinish, a quel punto, utilizza un computer per assegnare un riferimento ad ogni corridore, ingrandisce l’immagine fino a far corrispondere il bersaglio con precisione e a quel punto è in grado di dare la differenza al millimetro sul passaggio in corrispondenza della linea di arrivo. Impossibile sbagliare e praticamente impossibile il parimerito. E badate bene: le immagini che vengono fuori dall’apparecchiatura sono in alta risoluzione, non paragonabili a quelle che vengono diffuse come nella tappa di oggi dove è praticamente impossibile farsi un’idea precisa.
Quindi oggi ha vinto Marcel Kittel.
Per chi volesse approfondire il funzionamento del fotofinish ecco l’articolo in cui ne abbiamo parlato:
>>> Il funzionamento del fotofinish
L’illusione ottica
Come la mettiamo però con la ripresa dall’alto?
Anche il fermo immagine della ripresa televisiva dall’elicottero sembra non lasciare adito a un’idea diversa dalla vittoria di Boasson Hagen. Questa si spiega facilmente però.
Nel momento del colpo di reni Marcel Kittel riesce ad essere molto più efficace di Boasson Hagen perché inarca di più la schiena sparando, quindi, in avanti la bicicletta. Rispetto al norvegese è stata questa la manovra che ha fatto la differenza evidentemente. Boasson Hagen rimane molto più disteso e non imprime alla bicicletta quella forza che gli sarebbe valsa la vittoria. Inoltre Boasson Hagen dà il colpo di reni con un attimo di ritardo. Come si vede nella foto sotto, a un metro dall’arrivo ha ancora le braccia piegate, là dove Kittel le ha già distese per sparare in avanti la bicicletta.
Qui sotto una singolare ripresa quasi sulla linea di arrivo:
Redazione Cyclinside