Non c’è dubbio che l’edizione 2016 della Parigi Roubaix 2016 non sia stata condizionata dalle cadute. Tre cadute determinanti.
La prima è quella a più di 100 chilometri dal traguardo. La caduta che, di fatto, ha infiammato la corsa. Quando Boonen e i suoi si sono trovati davanti, con Cancellara e Sagan tagliati fuori hanno preso in mano la situazione mettendo a tutta Tony Martin, non uno qualsiasi, a tirare.
https://www.youtube.com/watch?v=4XUZSUTmLTo
La seconda caduta determinante è stata quella di Cancellara. È avvenuta proprio nel momento peggiore per lo svizzero. Si era ancora in una fase in cui forse si sarebbe potuta salvare la corsa e rientrare sui primi. Quella caduta, di fatto, ha tagliato fuori il corridore della Trek Segafredo ma anche Peter Sagan che aveva ne aveva condiviso le sorti fino a quel momento. E il salto di Sagan su Cancellara per non cadere è stato un numero che entra dritto nella storia del ciclismo e della tecnica di guida. Gli abbiamo dedicato un articolo appositamente, qui.
Ma c’è anche un’altra caduta, anzi due, che sono risultate determinanti. Quelle dei corridori della Sky che nel gruppetto che si è trovato davanti erano i più numerosi. Prima Moscon (una promessa per questa corsa), poi Stannard, togliendo a quest’ultimo delle possibilità decisamente importanti di vittoria.
https://www.youtube.com/watch?v=GbhXHRSYMYo
E forse ci sarebbe da pensare ancora una volta perché gli Sky su certe curve sembrino avere più difficoltà di altri.
Poi ci sarebbe la caduta di Cancellara nel velodromo. Non è certo stata una giornata fortunata per il corridore svizzero nel giorno del suo addio alla regina delle classiche:
#ParisRoubaix l Une dernière chute pour Cancellara avant de dire adieu à Roubaix… Aie Aie Aie. pic.twitter.com/05aLmgMZ2J
— La GazetteDes Sports (@GazetteDesSport) April 10, 2016
Redazione Cyclinside, 10 apr 2016