13 mag 2021 – Si ritira Landa, vince Mader. Per un pelo. Poi Egan Bernal, Daniel Martin e Remco Evenepoel.
Menu di salita per il Giro d’Italia alla sesta tappa. Salita e freddo, condito di pioggia. Ce n’è stata abbastanza per scatenare la confusione. Otto in fuga, tra cui Bouchard, Mollema (subito in fuga), Mader, ma il pasticcio accade dopo la forca di Gualdo dove il gruppo, dietro alla fuga, passa compatto ma si sparpaglia in discesa.
Davanti la Ineos a menare, dietro De Marchi, isolato dai primi e aiutato da pochi. Vento gelido e sprazzi di grandine fino a Forca di Presta, GPM di terza categoria. Un attacco vero e proprio quello della Ineos che guai a chi si è fatto trovare dietro. Con la Ineos a Blocco davanti sulla Forca di Presta De Marchi è passato a un minuto quasi. Per lui è la resa: non c’è più niente da fare e non ha aiuti. Da qui in poi andrà accumulando minuti. Peccato, poteva andare diversamente.
La discesa successiva, lunga e infinita ha visto i corridori vestirsi con abbigliamento invernale per evitare sorprese. Mohoric davanti, con Mader, poi Mollema e Cataldo.
La corsa va, strade lisce e terremoto ai fianchi in un contrasto che fa quasi male e chiede di non dimenticare i luoghi devastati e lasciati lì.
Dietro ai primi rimangono a galleggiare Bouchard, Janssens, Guglielmi e Ravanelli. Poi un bel terzetto: Ciccone, Bardet e Bettiol.
Nella salita finale, i 1.090 metri di San Giacomo, sopra Ascoli Piceno, rimangono in tre davanti, visto che Mohoric, dopo aver tirato per capitan Mader, tira i remi in barca. Due minuti e mezzo il ritardo del gruppo.
Incidente incredibile
In salita, per non dimenticare un po’ di tensione, l’ammiraglia della Bike Exchange, distratta dalle chiacchiere con un’auto dell’organizzazione, non si accorge del rallentamento di Pieter Serry, delle Deceunink e lo investe in pieno. Nessun danno, per fortuna, ma tante domande: anche ieri un incidente simile. L’ammiraglia della Qhubeka Assos ha tamponato la Movistar durante un rallentamento improvviso. Auto danneggiata e bici salve, ma solo danni materiali in questo caso.
Troppo nervosismo?
La corazzata Ineos fa un bel lavoro, compreso Castroviejo che presegue per un bel po’ anche dopo aver bucato la gomma posteriore.
Nella doppia corsa, fuga e gruppo, il primo a muoversi è Gino Mader, a 3 chilometri dal traguardo. Dietro il primo a muoversi è Martinez (Ineos). La spinta da dietro permette ai primi del gruppo di riprendere Cataldo e Mollema. Dietro inizia a sparare forte Egan Bernal. Davanti Mader soffre mentre i secondi scendono. Ma gli bastano per vincere la tappa.
Classifiche
RISULTATO DI TAPPA
1 – Gino Mäder (Bahrain Victorious) – 160 km in 4h17’52”, media 37.229km/h
2 – Egan Bernal (Ineos Grenadiers) a 12”
3 – Daniel Martin (Israel Start-Up Nation) s.t
4 – Remco Evenepoel (Deceuninck – Quick-Step) s.t.
5 – Giulio Ciccone (Trek-Segafredo) a 14″
CLASSIFICA GENERALE
1 – Attila Valter (Groupama – FDJ)
2 – Remco Evenepoel (Deceuninck – Quick-Step) a 11”
3 – Egan Bernal (Ineos Grenadiers) a 16”
MAGLIE
- Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel – Attila Valter (Groupama – FDJ)
- Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Segafredo Zanetti – Giacomo Nizzolo (Team Qhubeka Assos)
- Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Gino Mäder (Bahrain Victorious)
- Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Intimissimi Uomo – Attila Valter (Groupama – FDJ)
Redazione Cyclinside