E se si potesse cambiare la pressione delle gomme in corsa (senza fermarsi, ovviamente)?
È quello che sembrerebbe aver autorizzato l’UCI con un comunicato dell’11 aprile 2022 in cui dichiara che
“L’Union Cycliste Internationale (UCI) annuncia che, a partire dal 1° aprile 2022, i sistemi di gestione integrati per la pressione degli pneumatici sono autorizzati nel ciclismo su strada professionale.
Autorizzato ai sensi dell’articolo 1.3.004 (che fa riferimento alle tecnologie applicate alla bicicletta, ndr) del regolamento UCI, il sistema di gestione della pressione degli pneumatici è controllato da pulsanti sul manubrio e utilizza valvole meccaniche per regolare il flusso d’aria tra il serbatoio d’aria e il pneumatico tubeless. Il sistema non altera l’integrità strutturale del set di ruote e non contiene parti mobili o compressori.
In linea con l’1.3.006 del regolamento UCI, il sistema di gestione della pressione degli pneumatici è disponibile anche in commercio per tutte le persone che praticano lo sport del ciclismo.”
Insomma, se non fosse per quella data di autorizzazione che lascia qualche perplessità, la cosa diventa decisamente affascinante dal punto di vista tecnico. Anzi, lo è in ogni caso visto che sistemi del genere esistono già nel mondo automotive.
Alla Parigi Roubaix una soluzione del genere potrebbe essere un bel vantaggio per i corridori che avrebbero, così, la possibilità di percorrere i tratti di pavé con una gomma tubeless a pressione più bassa e massimizzare, invece, la scorrevolezza nei tratti asfaltati. Sembrerebbe che il Team DSM userà eventualmente questa soluzione (realizzata dalla olandese Scope) che, autorizzata dall’UCI, sarebbe un’altra frontiera di evoluzione tecnologica nel ciclismo (un po’ come la questione del reggisella di Mohoric alla Sanremo.
Il produttore di questa tecnologia, secondo quanto detto sul proprio sito, dichiara un vantaggio addirittura di 30 Watt nella riduzione della resistenza al rotolamento.
Il sistema viene usato sui veicoli militari e alla Parigi Dakar dagli anni ‘80. Non è mai arrivata allo stadio produttivo nel ciclismo per peso e complessità, oltre che per divieti. Ma nella mtb qualcosa si è già testato.
Aggiornamento del 12 aprile 2022
Un video apparso sul profilo Twitter del Team DSM conferma l’utilizzo del sistema Scope per i corridori del Team alla Parigi Robaix. In un’immagine, in particolare, si vede il sistema smontato dove sono evidenti le parti che vanno fissate ai mozzi, si sistema di telecomando wireless da fissare al manubrio e i raccordi che provvedono a gonfiare/sgonfiare le gomme.
Ecco come funziona nel nostro aggiornamento.
𝐂𝐥𝐚𝐬𝐬𝐢𝐟𝐢𝐞𝐝:
Hi ████,
█████ ███ ███ UCI approval – we can use our █████ ███████ █████! Game-changing.
█ █████ ████ ██ see what everyone thinks ██ ███ documentary…#KeepChallenging #TrulyTogether pic.twitter.com/SUX4Kc3GjO
— Team dsm-firmenich PostNL (@dsmfirmpostnl) April 12, 2022
11 apr 2022 – Riproduzione riservata – Redazione Cyclinside