15 mag 2018 – Le corse si possono vincere in volata, per distacco, lasciando tutti in salita, ma anche come Matej Mohoric. Oggi il corridore sloveno l’ha inseguita così tanto la vittoria che il finale è apparso quasi scontato, nonostante si sia messo in testa all’ultimo chilometro e non abbia chiesto neanche più un cambio dal tedesco (tenacissimo, quanto volte è rientrato?) che è arrivato al traguardo con lui.
Ha insistito, è scattato al momento giusto, ha ripreso i primi, li ha superati Mohoric e poi si è buttato in discesa come sa fare lui che, per inciso, la posizione alla Froome è stato proprio lui a inventarla. Che sia davvero utile o meno, dovremmo chiamarla davvero “alla Mohoric”, invece, dando a Cesare quel che è di Cesare. Anzi, a Matej.
Mohoric ha una sensibilità pazzesca della bicicletta in discesa, ma va forte dappertutto. Non lo vinci mica un Campionato del Mondo da Junior e poi l’anno successivo da Under 23 per caso.
Fa spettacolo e parla bene italiano Mohoric, per spericolatezza e sguardo furbo ricorda quasi un giovane Sagan. Gente che con la bicicletta ha la confidenza di chi ha cominciato a giocarci da bambino e non l’ha più mollata e la determinazione che è solo dei campioni.
Ne avevamo parlato giusto qualche mese fa, che in discesa aveva impressionato un’altra volta.
Guardate qui: da uno così c’è da imparare:
Redazione Cyclinside