Pedalare in sicurezza significa anche “saper stare” in bicicletta. Quando si parla di saper stare in bicicletta, nel gergo ciclistico, non si tratta di saperci andare e rimanere in equilibrio, ma ci si riferisce al sapersi comportare adeguatamente in ogni situazione. Pedalare sicuri è un’insieme di fattori che vanno dalla scelta delle strade al sapersi approcciare con gli altri veicoli per non trovarsi in situazioni di pericolo dovute all’inesperienza propria o di chi incrociamo o con cui ci troviamo a pedalare assieme per un po’ di chilometri.
Interessante e ve lo sottoponiamo, il vademecum elaborato da Cicli Daccordi nel suo blog. Per la cronaca, dietro a questi consigli, si riconosce la penna, anzi, il colpo di pedale di Stefano Boggia.
Ex corridore professionista, fortissimo nel ciclocross e capace di acrobazie notevoli. Uno, appunto, che sa “come stare in bicicletta”.
Buona lettura:
- #1 STRADE CON POCO TRAFFICO: sembra banale eppure ogni giorno si vedono ciclisti sulle Statali più trafficate. Un inno al suicidio. L’intenso traffico è in prima battuta emanazione di inquinamento che entra direttamente e senza filtri nei nostri polmoni, oltre all’altro rischio non secondario che è costituito dall’alto rischiare di essere investiti. Pertanto è consigliabile scegliere sempre le strade con il minor tasso di traffico possibile perché salutare e sicuro.
- #2 NON PEDALARE TROPPO A DESTRA: un controsenso? Assolutamente, lo stare a destra è consigliato dal codice della strada, ma nessuno ci obbliga a stare al limite del bordo asfaltato. Stando troppo a destra invitate le auto a superare anche quando lo spazio è limitato, oltretutto pedalando alla destra della riga bianca delimitante la careggiata non verrete nemmeno risarciti dall’assicurazione in caso di incidente: eravate tecnicamente al di fuori della strada. Inoltre stando troppo a destra vi limitatate la via di fuga nel caso che un automobilista scriteriato vi stringa. Insomma, meglio subire un suono di clacson perchè state a 1 metro dal bordo stradale che non finire nel fosso spinti da un auto.
- #3 CASCO BEN ALLACCIATO: per legge è obbligatorio solamente fino a 14 anni di età. Ma il casco salva la vita, sia che andiate piano sia che andiate a velocità folle. Tutti lo sanno, basta ricordarselo. Nella realtà non esiste limite di età per proteggere la testa, anche da cadute semplici e banali in autonomia.
- #4 MANTENERE LA DISTANZA DI SICUREZZA: alcune morti fra i ciclisti sono avvenute per tamponamento fra ciclisti, e qualora il secondo ciclista nel cadere finisca in mezzo la strada, il pericolo investimento tra ciclisti è altissimo. Pertanto è consigliabile mantenere una distanza di sicurezza.
- #5 FERMARSI A STOP E SEMAFORI: pratica poco apprezzata in generale dai ciclisti, che come equilibristi sulla bici si prodigano nel cercare di superare il rosso del semaforo sgattaiolando tra auto come funamboli. Eppure ci si sottopone ad un rischio inutile: un minuto nel nostro percorso non altera nemmeno l’allenamento di un professionista.
- #6 UTILIZZARE ABBIGLIAMENTO AD ALTA VISIBILITA’: la tecnologia nell’abbigliamento, negli ultimi anni, ha fatto passi da gigante nel campo della sicurezza. Tutti i capi di alta gamma hanno bande riflettenti ad alta visibilità inserite nelle cuciture o nel retro delle tasche. Sembrano piccole cose, in realtà i prodotti più recenti hanno delle capacità riflettenti notevoli. Tanto da non renderti un ostacolo sbucato improvvisamente davanti all’auto.
- #7 NON UTILIZZARE APPARECCHI CHE CONDIZIONANO L’UDITO: ascoltare la musica in bici è gradevole e talvolta anche adrenalinico, ma sentire se un’auto alle spalle è più vicina del normale è decisamente più importante.
- #8 ATTENZIONE AL SOLE IN FACCIA: non per voi, che in bici guidate senza problemi, ma per gli automobilisti che vi seguono. C’è il rischio che il sole abbagli l’automobilista e non vi veda. Purtroppo dopo alcuni incidenti gravi è successo che gli investitori abbiano dichiarato di non aver visto il ciclista a causa del sole. Pertanto evitate di posizionarvi in modo da essere controluce e quindi poco notabili
- #9 SIATE CIRCOSPETTI AGLI INCROCI A DESTRA: l’investimento più classico, quello che procura statisticamente il maggior numero di incidenti fra i ciclisti in Italia, è la classica auto che volta a destra ad un incrocio durante il sorpasso di una bicicletta. L’incrocio con una strada a destra sembra innocuo, invece è il più pericoloso di tutti. Pertanto è necessario ricordarsi di avere occhi anche per gli altri cercando di prevederne le mosse.
- #10 ATTENZIONE ALLA CONDIZIONE DELL’ASFALTO: è noto che le rotonde hanno portato un gran numero di cadute fra ciclisti e motociclisti. La ragione è semplice: i camion perdono liquidi come olii o carburante nello svoltare sulle rotonde, e questo fa si che ci si trovi di fronte a zone ad alta scivolosità mascherata. All’occhio sembra tutto normale, invece si sta curvando sull’olio. Altra situazione molto scivolosa è presso strade di campagna, dove i trattori entrano ed escono dai campi, portando zolle di terra sull’asfalto, che poi con la pioggia si sciolgono e si spargono per lunghi tratti di strada. Ed infine la situazione di bagnato – non bagnato, quando cioè ha piovuto precedentemente ma la strada non è ancora totalmente asciutta. Si tratta di una situazione più scivolosa della pioggia battente, con uno strato di sporco della strada mischiato all’umido sulla superficie stradale. Meglio procedere con cautela anche in caso di allenamento intenso: una caduta ci può far saltare parte della stagione.
Per questa ed altre chicche vi rimandiamo anche al blog di Daccordi: http://daccordicicli.com/blog/
Redazione Cyclinside