Nel ciclocross il passaggio ai freni a disco rappresenta un salto in avanti ancora più netto che sulla bici da corsa. I vecchi freni cantilever da cross frenavano (o frenano, perché ancora molti li usano) veramente poco. Aggiungendo le condizioni quasi sempre di bagnato dei percorsi da cross, spesso rappresentano dei freni che riescono appena a rallentare l’azione senza fermarla del tutto.
Con i dischi cambia tutto.
Questione di tecnica
Di contro, le migliorie hanno sempre avuto un lato negativo sull’apprendimento della tecnica. Nel caso specifico del cross l’avere freni poco efficienti come i cantilever imponeva di trovare sempre la giusta traiettoria all’ingresso di una curva o di una pendenza, perché la correzione sarebbe rimasta molto difficile. Oggi con i dischi basta un tocco ai freni. Ma la tecnica ne perde: chi sa lasciar scorrere ha un vantaggio, ma è difficile insegnare ai ragazzini ad essere scorrevoli quando hanno 2 freni a disco a portata di mano.
Storicamente è sempre accaduto e non è una novità. Quando ho iniziato io a fare le gare avevamo il cambio al telaio senza indicizzazione. Voleva dire che per cambiare bisognava staccare una mano dal manubrio, portarla al telaio, spostare la leva fino a quando la catena era nel posto voluto, senza che grattasse. Poi arrivarono i cambi indicizzati, e poi Campagnolo inventò l’Ergopower sulle leve freno. Una vera rivoluzione.
Oggi chi sarebbe ancora capace di trovare l’ingranaggio con la mano senza gli scatti? Pochi. Ma io mi sono sempre portato appresso questa tecnica imparata da bambino: da Under23 prima degli arrivi in volata portavo la mano al telaio dove negli anni ’90 c’era ancora il registro del filo, e allentavo di ¼ di giro il filo per avere uno scatto più sicuro nello scendere verso i rapporti più lunghi. Accortezze oggi totalmente dimenticate con i cavi interni al telaio.
Immediatezza
Quali altre abilità si stanno perdendo al giorno d’oggi? Per esempio il bravo discesista sa che prima di una frenata tosta con la pioggia deve dare due o tre colpetti al freno per spazzare via un pochino di acqua dal cerchio ed ottenere una frenata potente. Con i dischi questo verrà dimenticato. Con il cambio monocorona che sta dominando il fuoristrada avremo una generazione futura di ragazzi incapaci di cambiare ingranaggio anteriore nel modo corretto, e questa situazione potrebbe avere ricadute anche nel ciclismo su strada. Se i cambi elettronici diventeranno più accessibili economicamente, ci saranno ragazzi con una scarsissima sensibilità al cambio.
È un problema-non problema, nel senso che sarebbe sufficiente far correre i bambini con biciclette un po’ antiquate per insegnargli vecchi trucchi in disuso. Il problema vero è che nessuno vuole che il proprio piccolo pupillo rimanga tecnologicamente indietro, e quindi alle gare dei bambini è praticamente impossibile vedere una bici di concezione superata.
Stefano Boggia (https://www.daccordicycles.com/it/)
Non credo che avremo molta nostalgia di tali competenze. Finalmente abbiamo freni che frenano e cambi che cambiano e possiamo, e possono i ragazzi, concentrarsi su quello che conta (e appassiona) davvero e non su come compensare le inefficienze meccaniche.