Con l’elettronica a bordo si può fare davvero di tutto. Se ne parlava parecchi anni fa, ormai, pensando ai veicoli a quattro ruote a motore. Tramite il controllo delle sospensioni si facilita la guida in condizioni difficili aiutando il guidatore a mantenere l’assetto del veicolo.
Ora che l’elettronica è a bordo, con una certa facilità, capacità di miniaturizzazione e affidabilità anche delle biciclette gli orizzonti si possono espandere a nuove ricerche e soluzioni.
Il fine? Migliorare la guida.
Come? Con un controllo elettronico delle sospensioni.
Il brevetto pubblicato di recente da Shimano – va sempre chiarito – non significa l’imminenza di un prodotto sul mercato. Le aziende, lo ripetiamo anche in questo caso, ragionano su tante soluzioni e solo alcune di queste poi vengono tradotte in realtà, testate e proiettate sul mercato. Ma su Cyclinside ci piace anche parlare di idee, possibili applicazioni e, naturalmente, capire dove la bicicletta potrebbe andare.
Una sospensione intelligente
Quello cui Shimano sembrerebbe stare pensando è un sistema elettronico in grado di gestire un reggisella ammortizzato e una forcella anteriore dotata di un sistema regolabile proprio tramite comando elettronico. Abbiamo già visto qualcosa in tal senso nei ragionamenti dei “nerd” ciclistici. Startup che sperimentano e ragionano sulle proiezioni future. Quella di Shimano è un’idea basata su un sistema in grado di gestire in maniera intelligente la sospensione imparando dalle sollecitazioni subite e quindi riproponendo determinati schemi di funzionamento al ripresentarsi di condizioni analoghe di guida e di fondo stradale. Questa è la differenza maggiore rispetto a quanto già visto da parte di altri marchi specializzati proprio in sospensioni e che hanno già lavorato sull’applicazione dell’elettronica. Il dispositivo, attraverso un modello di apprendimento addestrabile per mezzo dei feedback e delle impostazioni dell’utente è in grado di “imparare” il comportamento migliore e ripeterlo quando serve. È in pratica un’applicazione della intelligenza artificiale nell’ambito dell’industria della bicicletta
Il meccanismo, in base alle impostazioni dell’utente, dovrebbe essere in grado di agire sul blocco della sospensione la lunghezza della corsa e la velocità di smorzamento della sollecitazione. I dati verrebbero raccolti dall’analisi delle vibrazioni, dalle condizioni del terreno e in maniera tale che le vibrazioni vengano automaticamente compensate in base a quanto “imparato” dal sistema. In maniera analoga si può fare nel controllo del meccanismo telescopico del reggisella.
Applicazioni
Siamo nel campo delle ipotesi ovviamente, ma anche riprendendo quanto studiato nel settore automobilistico una soluzione di questo tipo può rivelarsi utile per gli agonisti (mountain bike o gravel) perché la bicicletta si adatterebbe più rapidamente al terreno e prima di eventuali azioni da parte del ciclista, ma anche per gli utilizzatori non agonisti. Il sistema, vien da sé, permetterebbe un migliore controllo della bicicletta anche a ciclisti inesperti, quindi se da una parte potrebbe aiutare in una prestazione agonistica, dall’altra risulterebbe certamente vantaggioso nell’aumentare la sicurezza.