Si va verso un futuro sempre più senza fili nei componenti della bicicletta?
Se c’è un’innovazione che è stata apprezzata molto o comunque accettata di buon grado è l’arrivo dei componenti elettronici della trasmissione. La differenza di cambiata, la precisione dell’elettronica e la sua affidabilità hanno finito per convincere anche i più restii e tradizionalisti.
Il passo successivo? Via i fili (anche integrandoli nel telaio)
Da una parte la comodità, dall’altra la difficoltà di far scorrere nel telaio dei cavi elettrici che avevano portato, addirittura, a pensare a un modo di integrare dei passaggi elettrici direttamente nel composito del telaio.
Si tratta di un’idea che è stata abbandonata subito per diversi motivi di ordine pratico e costruttivo, d’altra parte l’elettronica aveva già fatto vedere la soluzione efficace e già adottata in altri campi: il funzionamento wireless.
Tendenze wireless
Nessun pericolo di interferenze, segnale stabile e sicurezza del comando: non si tratta certo di tecnologia innovativa, la novità è l’applicazione alla bicicletta e le aziende hanno iniziato a lavorarci sin da subito. E se Sram è stata la prima a tagliare il traguardo, le altre hanno lavorato a soluzioni leggermente diverse puntando obiettivi differenti. Campagnolo è arrivata con il suo gruppo completamente wireless lo scorso anno, Shimano ha adottato una soluzione semi-cablata.
Shimano tutto wireless, un nuovo brevetto
La casa giapponese ha depositato di recentemente depositato un brevetto che fa pensare a un prossimo rilascio di nuovi componenti completamente senza fili.
Vale sempre la premessa, in questi casi, che il deposito di un brevetto non sfocia automaticamente in una prossima novità, ma certo evidenzia uno studio preciso. Né si può sapere di tempistiche di un lavoro in cui il brevetto è solo una fase iniziale.
certamente vale la pena curiosare su cosa stanno lavorando le aziende.
Un brevetto che dice parecchie cose
In un brevetto recentemente depositato da Shimano si parla di componenti alimentati da una sorgente diretta, senza cavi, che porta ovviamente a ragionare su un sistema completamente isolato da collegamenti materiali con gli altri componenti. Il brevetto che si trova in rete mostra un cambio posteriore, ma il testo dice chiaramente che “RD and FD includes an electric power source such as a battery” (deragliatore posteriore e anteriore includono un’alimentazione a batteria). In effetti l’elemento tratteggiato che compare nel disegno del brevetto (si veda immagine d’apertura) potrebbe essere proprio una batteria.
Concludendo
Rispetto a quanto presentato, altre cose appaiono ancora da definire in realtà, ma la strada sembra ormai tracciata. E alla fine, abbandonando i cavi, montare una bicicletta, diventerà sempre più facile.
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