A pochi giorni dal lancio ufficiale delle nuove versioni a 12 velocità, abbiamo partecipato al Media Camp organizzato da Shimano Italia presso il Punta Ala Camp & Resort nei giorni antecedenti Grinduro, l’evento ciclistico “a ritmo sociale” che si è svolto nel cuore della Maremma Toscana lo scorso fine settimana.
Non solo presentazioni tecniche ma soprattutto tanti test ride per mettere alla frusta la nuova componentistica su percorsi variegati che ne hanno esaltato le caratteristiche di prontezza, affidabilità e versatilità. E poi la possibilità di interloquire direttamente con gli esperti Shimano per un approfondimento tecnico sulle novità introdotte con la nuova piattaforma GRX 12v.
In particolare, volendo andare oltre la mera presentazione delle novità introdotte con il nuovo GRX 12v, delle quali abbiamo già parlato diffusamente qui, ci siamo confrontati con Niccolò Minotti, responsabile della formazione tecnica di Shimano, su alcuni temi specifici che, in parte, ci sono stati sollecitati direttamente dai nostri lettori successivamente al lancio della nuova piattaforma. Domande dirette e circostanziate, mirate a comprendere ancora più in profondità l’anima della nuova piattaforma GRX per sgombrare il campo da qualsiasi dubbio.
A voi le conclusioni finali. Così come a voi la scelta della declinazione GRX che più si confà alle vostre necessità. E questo, probabilmente, è il punto di forza principale della nuova piattaforma gravel Shimano, che, nella visione della casa nipponica, intende essere il punto di riferimento indiscusso per tutte le tipologie di “gravelista”, sia esso uno stradista convertito alle strade bianche o un biker intrigato dalle ruote grasse sotto ad un manubrio curvo, così come il “bikepacker” alla ricerca di avventure estreme in sella alla propria bici.
Ha ancora senso l’opzione doppia corona per applicazioni gravel?
Assolutamente sì. Uno degli obiettivi primari della nuova piattaforma GRX è quello di aumentare la versatilità di utilizzo in termini di copertura della gamma dei rapporti disponibili per consentire agli utenti di poter esprimere a pieno la propria personalità di “gravelista”. Quindi, se da un lato troviamo il monocorona con rapportature posteriori come il 10-45 o il 10-51, tipiche della MTB, ideali per percorsi più tecnici, dall’altro con la guarnitura a doppia corona si va incontro a chi preferisce cimentarsi prevalentemente su strade bianche e non disdegna anche un po’ di asfalto, avendo dunque bisogno di sviluppi metrici più lunghi. L’opzione 2×12, infatti, presenta una guarnitura 48-31 per la serie di punta RX820 ed il 46-30 per la entry level RX610 accoppiate a cassette posteriori 11-34 o 11-36. Ciò a differenza delle versioni 1×12 che offrono la possibilità di scelta tra il 40 e 42 per la RX820 e il 30 e 40 per la RX610.
Perché non è disponibile una cassetta con pignone da 10 denti per la versione con guarnitura a doppia corona?
Questo è un tema che stato ampiamente sviscerato dai tecnici Shimano, i quali dopo innumerevoli test, ritengono che con cassette di derivazione stradale, come quelle utilizzate dal GRX 2×12, un pignone da 10 denti non garantisca prestazioni ottimali principalmente per via dei maggiori attriti che si generano tra la catena e i denti del pignone. Va inoltre evidenziato che un 48×11 ha un “gear ratio” di 4,36 e risulta “più lungo” di un 42×10, rapporto massimo disponibile col monocorona. Per confronto con la strada, ad esempio, si consideri che un 52×12, che è un rapporto impegnativo da spingere a piena velocità, ha un “gear ratio” di 4,33, quindi inferiore al 48×11. Pertanto, cassette con un ultimo pignone da 11 denti abbinate ad una guarnitura con doppia corona sono più che adatte per percorsi gravel più pedalabili e consentono di raggiungere sviluppi metrici prossimi a quelli tipici della strada.
Le due trasmissioni 1×12 utilizzano deragliatori posteriori di codice diverso a seconda della cassetta posteriore adottata. Una limitazione per il passaggio da una configurazione all’altra?
In realtà, la nuova piattaforma GRX 12v è stata pensata in maniera tale da garantire la massima flessibilità nella scelta dei rapporti da adottare ed offre la possibilità di passare da una rapportatura all’altra abbastanza agevolmente. Il deragliatore posteriore per le versioni 1×12 è disponibile in due varianti: RD-RX822-GS (gabbia media) per le cassette 10-45 e RD-RX822-SGS (gabbia lunga) per le cassette 10-51. Tuttavia, per chi volesse passare da una configurazione all’altra, è sufficiente sostituire la gabbia posteriore senza dover acquistare un secondo deragliatore in quanto il parallelogramma dei due cambi è identico. Quindi massima flessibilità con un occhio rivolto anche al contenimento della spesa per chi vuole dotarsi di un equipaggiamento più completo potendo scegliere l’una o l’altra soluzione in base alla tipologia dei percorsi da affrontare.
La nuova piattaforma GRX 12v strizza forse un po’ troppo l’occhio alla MTB?
Secondo Shimano il GRX rappresenta il “ponte ideale” tra il mondo MTB e quello Road. Quindi se è vero che a livello di trasmissioni, con l’introduzione di rapportature posteriori tipiche per utilizzi offroad, l’esperienza maturata con la MTB è stata utilizzata a pieno, va anche sottolineato come altri componenti, quali ad esempio le pinze freno, siano stati derivati dai gruppi strada. Questo perché, con lo sviluppo dei gruppi road dalle versioni 11v a quelle 12v, le pinze freno sono state completamente riprogettate con un aumento della distanza tra le pastiglie del 10%. Ciò garantisce prestazioni più elevate in termini di prontezza e modulabilità della frenata con una notevole riduzione della rumorosità, aspetti che anche nel gravel sono di primaria importanza.
Un altro esempio di come il GRX si posizioni come il punto di incontro ideale tra i mondi Road e MTB sono le nuove ruote WH-RX880-TL con cerchio in carbonio di profilo 32 mm e canale interno di larghezza 25 mm, adatte per ospitare coperture tubeless da 32 a 50 mm di sezione. La novità sostanziale introdotta da Shimano, oltre ad una significativa riduzione di peso, è che, per la prima volta nella storia della casa giapponese, il mozzo posteriore, dotato della tecnologia “Direct Engagement”, consente la possibilità di montare sia il corpetto per cassette Road (HG L2) sia quello per cassette MTB (Micro Spline). Quindi con un unico modello di ruote è possibile scegliere la rapportatura posteriore che si preferisce.
Il nuovo gruppo 105 12v meccanico può essere un’alternativa al GRX per applicazioni gravel?
Decisamente no! Se da un lato le rapportature posteriori possono essere sovrapponibili, il 105 è stato sviluppato per un utilizzo su strada mentre il GRX presenta delle specificità pensate esclusivamente per il gravel. Un esempio?
Il deragliatore anteriore nella versione 2×12 ha un offset di 2,5mm verso l’esterno per una migliore gestione del passaggio ruota posteriore anche su terreni particolarmente fangosi. Inoltre, la linea catena del GRX è diversa da quella del 105
Anche sul piano dell’ergonomia il GRX offre soluzioni che non sono disponibili con i gruppi “road”. Le nuove leve freno della serie RX820 sono state disegnate appositamente per manubri con “flare” accentuato come quelli da gravel e presentano una particolare sagomatura sulle parte alta che contribuisce a ridurre la pressione nei punti di contatto tra mano e leva stessa. Inoltre, le leve sono rivestite con uno speciale rivestimento antiscivolo per assicurare una presa ottimale anche in condizioni di fangosità estrema.
Merita sicuramente una menzione la tecnologia Shadow RD+ che di norma non è disponibile sui gruppi “road”. Ricordiamo che questo sistema a frizione, che è presente sui deragliatori posteriori GRX, previene i micromovimenti della gabbia del cambio su fondi sconnessi, aumentando la tensione della catena e minimizzandone così la rumorosità oltre a ridurre l’eventualità di salti o cadute della catena.
Da ultimo, vale la pena citare la disponibilità di una leva sinistra, solo per le versioni 1×12 della serie RX820, che consente di regolare l’escursione dei reggisella telescopici con azionamento meccanico tramite cavo.
Al momento il GRX 12v è disponibile solo con trasmissioni meccaniche. A quando la versione elettronica?
In fase di lancio si è preferito uscire esclusivamente con trasmissioni ad azionamento meccanico, questo anche per consentire agli utenti di familiarizzare con la nuova piattaforma a 12 velocità. Tuttavia, se si considera che in generale i gruppi elettronici Di2 hanno riscosso notevole apprezzamento da parte degli utenti e sono sempre più richiesti, e che il GRX 11v è disponibile anche in versione Di2, è lecito attendersi uno sviluppo in tale direzione anche per il GRX 12v in un futuro non così remoto. Al momento, tuttavia, non ci sono anticipazioni di dettaglio al riguardo da parte di Shimano.
Con l’introduzione della piattaforma 12v, cosa ne sarà delle precedenti serie a 11 e 10 velocità?
La buona notizia è che le precedenti versioni della piattaforma GRX rimangono a catalogo e continuano ad essere disponibili. Ciò coerentemente alla filosofia di Shimano che punta a consentire ad una platea quanto più ampia possibile di trovare la propria collocazione all’interno del mondo gravel, sia per tipologia di utilizzo che per disponibilità di spesa. Quindi, ben venga chi decide di avvicinarsi al gravel con un GRX 10 velocità. Per effettuare un upgrade alle serie superiori c’è sempre tempo.
Fotografie: © Shimano Italia, Mirror Media, Cyclinside
Sarebbe interessante capire se i gruppi 12v MTB attuali funzionano con in comandi GRX 12v.
E eventualmente viceversa…per chi dovesse creare la sua gravel monster partendo da una mtb o mettere manubrio flat su una gravel.
Ciao Guido, abbiamo avuto conferma dai tecnici Shimano che NON c’è compatibilità tra i comandi cambio GRX 12v e i deragliatori posteriori MTB 12v e viceversa. Un saluto e grazie per l’interessante quesito!