10 nov 2020 – Aerodinamica è la parola del momento per quanto riguarda le biciclette. In casa Wilier Triestina questa parola affonda le radici già nel 2010, con la “Imperiale” che ottenne diversi riconoscimenti. La Cento1Air, del 2013 è stata tra le prime a integrare la forcella nell’obliquo e a introdurre il profilo Naca.
L’arrivo della Cento10 Air ha visto l’introduzione della curva manubrio integrata, cavi nascosti e linea aerodinamica: era il 2016 e poi seguita dalla Cento10 Pro che ne fu la naturale evoluzione ed è utilizzata tutt’ora dai professionisti.
Profilo soft: più aerodinamica
Ma Wilier Triestina non si ferma e presenta, per il 2021, la Filante SLR, una bicicletta che andrà ad affiancare le top di gamma a disposizione dei corridori professionisti.
L’evoluzione, in questo caso, non è solo dal punto di vista aerodinamico. Ad una prima occhiata, anzi, la Filante SLR appare dalle linee meno accentuate rispetto al concetto di massima aerodinamica che siamo abituati a considerare nel ciclismo e c’è un motivo: si cercano i vantaggi dell’aerodinamica ma rimanendo negli ambiti di peso della Zero SLR, una bella sfida.
Lo sviluppo è stato fatto partendo dalla galleria del vento. «Attenzione però – spiegano da Wilier Triestina – che il vento che si studia in questa seda è molto “pulito” e, ovviamente, non può tenere conto del vento “sporco” della condizione reale di pedalata: dal vento laterale ai movimenti del ciclista, agli spostamenti dovuti alle curve e alle turbolenze».
Per questo si è arrivati a un profilo diverso rispetto alla Cento10 Pro. Wilier Triestina è partita dai profili Naca ma ammorbidendo il taglio netto e andando verso forme più arrotondate che permettono di tenere l’aria più attaccata al profilo anche se cambia l’angolo di imbardata del vento. Ecco da cosa dipende questo profilo meno da cronometro e più in linea con un disegno tradizionale.
Steli della forcella più larghi
Tuttavia una delle cause di maggiore turbolenza nella struttura dinamica costituita dalla bicicletta è costituita dai raggi delle ruote. Per questo motivo si è scelto di allargare in maniera importante gli steli della forcella, proprio per allontanarli dalle correnti innescate dai raggi in movimento. Si ricordi, in proposito, che i raggi che della ruota vanno a velocità differente rispetto al telaio e, pur mantenendo la stessa velocità angolare, varia la loro velocità nello spazio man mano che ci si allontana del fulcro della ruota (cioè dal mozzo). Nella parte superiore rispetto al mozzo, quindi la parte interessata dalla forcella, questa velocità va ad aumentare sempre più man mano che si procede verso la periferia (e raggiunge il doppio della velocità, rispetto al sistema di riferimento dell’osservatore a terra) in corrispondenza del battistrada nel punto più lontano dal suolo. Per chi volesse approfondire segnaliamo il nostro articolo dedicato.
La forcella della Filante è più larga di sette millimetri rispetto alla Cento10 Pro ed è di costruzione asimmetrica per la presenza del freno a disco.
Carro posteriore
Nella ricerca aerodinamica è stato rivisitato anche il carro posteriore che, per forma, si nasconde perfettamente dietro alla forcella alla vista frontale della bicicletta. Il disegno è di tipo asimmetrico per compensare la trazione della catena, ma anche il freno a disco.
Peso bassissimo
Il profilo arrotondato ha permesso anche di ottimizzare i pesi visto che occorre meno materiale nella costruzione del tubo e questo ha portato a pesi di tutto rispetto: 870 grammi per il telaio e 360 per la forcella. Il telaio si attesta a 90 grammi in più della Zero SLR di cui utilizza gli stessi materiali, compreso quel Liquid Cristal Polymer che permette di smorzare le vibrazioni dall’interno della fibra di carbonio. Rispetto alla Cento10 Pro il peso è sceso di circa 11 punti percentuali mantenendone le caratteristiche di rigidità che mantengono una resa di guida ottimale e studiata direttamente con i corridori professionisti, collaudatori fondamentali del prodotto.
I corridori ne hanno apprezzato la sicurezza di guida data proprio da questo tipo di telaio che viene replicato, per caratteristiche dinamiche, in tutte le sei misure in cui viene realizzato il telaio Filante. Il dimensionamento dei tubi è diverso, infatti, per ogni telaio.
Cavi integrati
In una bicicletta moderna al passo con i dettami estetici del momento non si può trascurare questo aspetto. La curva manubrio è stata alleggerita rispetto alla prima piega “Alabarda”. Anche qui un ruolo fondamentale lo gioca la forma più arrotondata dell’appoggio per la curva Filante.
Il cannotto forcella è passato da una forma a D alla tradizionale forma rotonda che migliora la rigidità e, grazie ai cuscinetti disegnati ad hoc, il passaggio dei cavi è assicurato senza sacrifici.
Personalizzazione delle misure
Sei misure di telaio e cinque misure di curve (da 88 a 140 millimetri di attacco): ecco come si propone Filante sul mercato. I 35 millimetri disponibili con i distanziali da sistemare sotto all’attacco manubrio portano le possibilità di regolazioni a ben 240 tutte diverse tra loro che favoriscono un posizionamento perfetto per ogni atleta.
Anche il cannotto sella contribuisce a ottimizzare la posizione. È disponibile in versione con 15 o zero millimetri di arretramento.
Tre i colori disponibili: rosso velvet, grigio cangiante e nero opaco.
Prezzi
Si parte da 8.300 euro in su, solo per freni a disco e gruppi elettronici come indicato nella tabella di seguito:
Ulteriori informazioni: https://wilier.com/
Redazione Cyclinside