Il 2022 di Wilier Triestina si annuncia ricco di novità soprattutto nel settore “road”. Alcune – statene certi – saranno relative al segmento delle bici muscolari, altre invece ci proiettano nel mondo “elettrico”.
Quella che esce oggi, 20 aprile 2022, è tra queste: Filante Hybrid esprime la volontà del marchio veneto di investire seriamente in un segmento che oggettivamente è di nicchia, che in quanto tale tocca gli interessi e i programmi di una cerchia stretta di produttori al mondo. Almeno fino ad ora…
La bici sotto i riflettori è infatti una “Hybrid“, che in Casa Wilier è sigla che indica i modelli a pedalata assistita e che abbiamo potuto vedere in anteprima da Bike Connection Agency. La bici eredita tutto il patrimonio tecnico della Filante Slr, quella muscolare quella utilizzata dai professionisti del Team Astana Kazaqstan (qui il nostro test), e che ora viene proposta in versione assistita partendo da un design che è praticamente lo stesso rispetto a quello della sua progenitrice “muscolare” in uso ai “prof”.
Una bici di altissimo lignaggio, insomma, che si inserisce nel solco aperto due anni fa dalla Cento10 Hybrid (Cyclinside l’aveva testata qui) e rispetto alla quale fa passi avanti significativi sul piano tecnologico e su quello della fruibilità dei suoi sistemi e funzioni. Vi spieghiamo il perché.
Nuovo motore nel mozzo
La motorizzazione nel mozzo continua ad essere il credo della nuova Filante Hybrid così come lo era della per la Cento10 Hybrid. Succede così perché – a detta di Wilier (ed è facile darle ragione) – questa è la strada migliore per avere una “elettrica” che può essere facilmente e velocemente convertita a muscolare; e viceversa. Ma anche a “piano carico” nelle versioni top di gamma supera di poco i 10 chilogrammi: notevole.
Ma se con la Cento10 Hybrid l’operazione richiedeva qualche attenzione e tempi in più di un semplice cambio gomme, come avevamo illustrato noi nel video che segue:
Ora la conversione è davvero semplice e rapida. Il merito è sia dell’architettura del telaio e delle componenti coinvolte, sia del nuovo sistema Mahle X20, versione aggiornata e migliorata del precedente X35 usato dalla Cento10 Hybrid (e da altre bici appartenenti a questa nicchia di mercato delle “e-road race bike”).
Il nuovo X20 di Mahle – ci dice Wilier – è il sistema di assistenza più leggero al mondo, ed è qui impiegato su un telaio che nonostante abbia poco più di un anno di vita (ci riferiamo alla versione”muscolare”) è già apprezzatissimo dai corridori, oggetto ambito per efficienza aerodinamica e versatilità. Rispetto alla Cento10 Hybrid qui il risparmio energetico è migliorato quasi dell’8 per cento, la batteria assicura una gestione migliore, il sistema è ancor più integrato (e quindi anche più aerodinamico).
Design aero
Il telaio della Filante Hybrid è dunque quasi identico a quello della Filante SLR: nessun foro è presente (eccetto quello necessario alla ricarica posto nell’intersezione tra tubo diagonale e tubo verticale) e il manubrio previsto di serie è un integrato in carbonio che integra al suo interno cablaggi e i controlli del sistema elettrico. Anche il reggisella – in carbonio come il telaio – è il medesimo della Filante SLR, con sezione “Naca” studiata per fendere al meglio l’aria.
Il sistema X20
Scendendo nel dettaglio, il sistema X20 della tedesca Mahle passa dai 3600 grammi di peso totale dell’X35 ai 3500 grammi attuali; identica è la forza di coppia erogata dal mozzo: 60 Nm.
Le differenze sostanziali sono altrove, ad esempio nella possibilità di smontare facilmente e e velocemente il corpetto ruota libera per la manutenzione o per una possibile sostituzione (a tal proposito saranno prodotti corpetto Shimano, Sram XDR e Campagnolo).
Ma un grosso passo avanti l’X20 lo fa dal punto di vista dei sensori impiegati: se fino a ieri uno dei limiti principali del sistema era la scarsa sensibilità della erogazione di potenza rispetto allo stile di pedalata, ora un sensore di potenza si unisce al già noto sensore di cadenza, per una esperienza di riding “assistito” più intelligente e che come minimo permette all’utente di “dialogare” meglio con il motore e a quest’ultimo di interpretare meglio lo stile di pedalata di chi è in sella.
Pedalata elettrica naturale
In pratica? In pratica il ciclista percepisce una sensazione di pedalata naturale, può dire addio agli strappi o alle improvvise perdite di assistenza, e farlo anche sulle salite più impegnative, visto che su pendenze superiori al 10 per cento l’X20 continuerà ad erogare potenza in modo fluido
Arriva il computer di bordo
La ruota si smonta in un baleno
Tornando all’hardware di questa e-road con impronta race, c’è un particolare molto importante che differenza la Filante Hybrid rispetto a modelli appartenenti allo stesso segmento (o se preferite sottosegmento delle e-road race): la ruota che alloggia il motoreX20 può essere montata e smontata molto rapidamente, come una normale bici da corsa a perno passante (sulla Cento10 Hybrid, invece, la procedura era più complessa).
Alla facilità di montaggio/smontaggio si aggiunge la connessione automatica alla batteria, evitando la connessione/sconnessione a mano della Cento10 Hybrid. Adesso è sufficiente il semplice alloggiamento del sistema per connettere il tutto.
Questo grazie al nuovo forcellino posteriore sinistro e alla sua slitta con un connttore elettrico incorporato che mette direttamente in contatto il motore con la batteria. È un sistema rapido, e senza possibilità di errore.
L’interfaccia di gestione a manubrio
Design aero, geometria “rilassata”
Le misure prodotte sono in tutto 6 (da XS a XXL), tutte con geometria leggermente meno “racing” rispetto a quella della Filante muscolare, ma più imparentate con i modelli endurance della Wilier Triestina. In pratica è una geometria “rilassata”, con stack importante e reach contenuto, ma con tuto il fascino, l’aerodinamica e l’eleganza che in poco tempo hanno reso celebre e ambitissima la “vera” Filante.
Gli allestimenti e i prezzi
- Sram RED AXS 2×12: 12.500 euro
- Shimano DURA ACE Di2 R9270: 12.300 euro
- Sram FORCE AXS 2×12: 10.400 euro (9.400 euro con ruote Wilier Triestina HY-NDR28AC)
- Shimano ULTEGRA Di2 R8170: 10.300 euro (9.300 euro con ruote Wilier Triestina HY-NDR28AC)
- Ulteriori informazioni: Wilier Triestina
20 apr 2022 – Riproduzione riservata – Cyclinside (Maurizio Coccia, video: Giovanni Ganzerli)