Jay Hindley doma tutti nella volata finale: secondo Bardet e poi Carapaz dopo una tappa combattuta per non staccarsi.
Una prima parte di fatica, il finale di selezione. Da Isernia al Blockhaus c’erano le gambe dure della tappa di Napoli e anche quelle precedenti. E in più c’è il caldo.
Medaglia d’oro a Diego Rosa oggi e, per lui, anche maglia degli scalatori per essere primo in classifica.
Il movimento che ci si aspetta in classifica generale deve essere decifrato dai movimenti in gruppo: tira la Ineos, ce lo aspettavamo, ma tira anche al UAE, segno che la Almeida e Formolo sono i forma. Yates, invece, corre dietro, anche oltre la sua abitudine. Pedro Lopez alle prime accelerate del Blockhaus mostra il fianco e la sofferenza, ma poi resiste. Tra i primi a mollare il gruppo è Dumoulin, a ribadire che non è nella forma che si aspettava prima del Giro. Anche Ciccone va in crisi poco prima di Yates.
Il Blockhaus, infine, fa da giudice e si contano quelli che perdono contatto (ma anche quelli che resistono: Nibali per esempio). Via Bilbao, mentre Almeida si stacca e rientra e sembra appeso a un filo. Restano in dieci a otto chilometri dal traguardo. Sfortuna per Pedro Lopez che proprio in salita si arrota con la ruota che lo precede e deve mettere piede a terra per poi ripartire faticosamente, non è facile rientrare senza ombra e con questo caldo. Ci si mette il vento a far soffrire. Nibali, intanto, è lì e c’è anche Domenico Pozzovivo.
4,6 chilometri dal traguardo. È il segnalibro di tappa che fa segnare lo scatto di Carapaz seguito subito da Bardet e Landa. I tre prendono subito un vantaggio minimo sugli altri mentre è Nibali a soffrire perdendo contatto dal gruppetto di Almeida.
Ci prova Pozzovivo, il tempo di un entusiasmo, giusto per lanciare Bardet che parte con più decisione e strappa via un terzetto con Landa e Carapaz prima della ricongiunzione finale con Almeida e Hindley. È proprio Hindley a fare la volata vincente e lunghissima. Nibali arriva a 34 secondi. Lopez salva la maglia rosa arrivando a 1’44”: una manciata di secondi per lui.
Insomma, non ci aspettavamo l’impresa, è troppo lontano il traguardo di Verona, e tutto sommato è andata come un po’ tutti avevano previsto (ma non sperato): una corsa di tenacia e selezione prima che di attacchi. Gli scatti che si sono visti servivano a selezionare non ad attaccare. Gli attacchi sono altro – ricordiamocelo – sono premeditati, studiati. Oggi abbiamo visto squadre alternarsi a tirare dichiarando lo stato di salute dei propri capitani. I capitani hanno tenuto come hanno potuto. Qualcuno ha ceduto, la maglia rosa ha resistito con volontà e denti sul manubrio. Dietro ai suoi occhiali a specchio, ne possiamo essere certi, in qualche tratto ha chiuso gli occhi per non vedere.
Lo spettacolo – sempre con rispetto parlando – è rimandato.
RISULTATO DI TAPPA
1 – Jai Hindley (Bora-Hansgrohe) – 191 km in 5h34’44’’, alla media di 34.236 km/h
2 – Romain Bardet (Team DSM) s.t.
3 – Richard Carapaz (Ineos Grenadiers) s.t.
CLASSIFICA GENERALE
1 – Juan Pedro Lopez Perez (Trek-Segafredo)
2 – Joao Pedro Almeida Goncalves (UAE Team Emirates) a 12″
3 – Romain Bardet (Team DSM) a 14″
LE MAGLIE UFFICIALI
Le Maglie di leader del Giro d’Italia sono prodotte con tessuti SITIP e disegnate da CASTELLI.
- Maglia Rosa, leader della Classifica Generale, sponsorizzata da Enel – Juan Pedro Lopez Perez (Trek-Segafredo)
- Maglia Ciclamino, leader della Classifica a Punti, dedicata al Made in Italy – Arnaud Démare (Groupama-FDJ)
- Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Diego Rosa (Eolo-Kometa Cycling Team)
- Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Intimissimi Uomo – Juan Pedro Lopez Perez (Trek-Segafredo)
15 mag 2022 – Riproduzione riservata – Redazione Cyclinside