La premessa è d’obbligo: non c’è nulla di deciso ancora. D’altra parte proprio in queste ore il Governo sta stabilendo come gestire il green pass (a disposizione di chi avrà un tampone negativo o almeno una dose di vaccino, a seconda delle situazioni).
La necessità di avere un green pass riguarderà ovviamente anche la fruizione di eventi sportivi, tutti quelli di massa andranno, ormai è praticamente certo, ad essere regolamentati dalla nuova regolamentazione che dovrebbe entrare in vigore a partire dal 5 agosto.
E le manifestazioni ciclistiche?
Abbiamo chiesto direttamente presso la Federazione Ciclistica Italiana che, ricordiamo, è l’unica che può stabilire dei regolamenti che poi ricadono, a cascata, anche sugli enti di promozione ciclistica per quanto riguarda le gare amatoriali.
In Federazione, al momento, non ci sono indicazioni definitive. Voci di corridoio ci hanno confermato ovviamente che se sta parlando e anche che si dovrebbe andare, probabilmente, verso un’adozione del green pass per quanto riguarda la partecipazione agli aventi. Nulla è stato stabilito al momento, così anche per quanto riguarda la decisione di includere tutti gli eventi o solo alcuni (quelli oltre un tot di partecipanti, ad esempio). Gli enti di promozione sportiva, ovviamente, dovranno adeguarsi alle disposizioni che dovesse stabilire la FCI (o il Governo stesso) con l’unica libertà di scegliere norme più stringenti rispetto a quelle federali.
Questo è quanto si sa fino a questo momento. Altre informazioni che stanno circolando sul web e sui social non hanno alcun fondamento.
Ovviamente provvederemo ad aggiornarvi prontamente appena ci dovessero essere novità e informazioni definitive.
21 lug 2021 – Riproduzione riservata – Redazione Cyclinside
Il ciclismo è un sport all’aperto perlopiù zone con scarso traffico e popolazione e mi sembra inaudito chiedere restrizioni , quando si osservano distanziamenti quindi non ci sta nessun pericolo di contagio ,e solo. Un ricatto se mettendo restrizioni . E se si andrà votare non VE lo dimenticate
Caro Marco, le restrizioni non sono una questione politica (per fortuna), ma la politica c’entra in quanto chiamata a gestire con equilibrio le evidenze scientifiche (discorso lungo, lo so).
Al tempo del primo lockdown si parlò anche della diffusione del virus nello sport (ne scrivemmo qui: https://cyclinside.it/coronavirus-e-sport-ecco-come-si-propaga-i-consigli-dellesperto-di-aerodinamica/)
Un saluto
Guido Rubino