31 dic 2017 – Riceviamo e pubblichiamo volentieri la nota stampa che ci ha inviato Paolo Germano, dell’ufficio stampa di CSAIn, uno degli enti al momento esclusi dall’accordo sulla Bike Card:
Convenzioni e reciprocità di partecipazione alle attività ciclistiche amatoriali
In questi ultimi giorni dell’anno, i comunicati, gli articoli sui giornali, le voci di corridoio, i sermoni di alcuni colleghi di altri EPS, hanno portato alla massima tensione l’attività Amatoriale del Ciclismo Italiano, al quale noi teniamo molto. Proprio in ragione di ciò, noi dei Centri Sportivi Aziendali Industriali, che nel ciclismo abbiamo una grande tradizione e storia, sentiamo di tenere tutti costantemente informati, proprio per fare chiarezza e per non creare situazioni di disinformazione trasversale.
Senza soffermarci sul contenuto degli atti formali in essere, contenenti diritti e obblighi tuttora vigenti tra le parti, rappresentiamo che a seguito del comunicato federale del 21.11.2017 avente per oggetto”Convenzione FCI – Enti di promozione”, CSAIn è stato coinvolto a pieno titolo, sul progetto tra i 4 Enti citati nel comunicato stesso, partecipando alla stesura del documento di intesa e alla sua condivisione tra le parti stesse. Nonostante gli sforzi profusi per il raggiungimento di un accordo, e nel corso delle attività volte alla definizione dello stesso, del tutto inopinatamente e senza alcun preavviso, veniva pubblicato il successivo comunicato n. 25 del 22.12.2017, nel quale lo CSAIn unitamente al CSI venivano del tutto esclusi dal progetto.
Successivamente, tuttavia, con il comunicato federale n. 14 del 29.12.2017, avente ad oggetto “FCI/EPS partecipazione gara”, è stato consentito agli atleti tesserati con altri Enti, per il 2018, la libera partecipazione alle gare, “per il solo mese di gennaio 2018”, “in attesa della stipula delle relative convenzioni”.
Ci è stato preannunciato un incontro a breve e si aprirà anche un tavolo al CONI, per discutere nuovamente il tema e trovare soluzioni alle varie problematiche.
Ciò chiarito, si invitano tutti gli associati CSAIn a continuare le consuete operazioni ed attività istituzionali con l’operatività riconosciuta.
Si fa presente che CSAIn, a prescindere dagli scenari che si andranno a profilare, e sempre nel rispetto totale delle norme dell’ordinamento sportivo, mai disattese, rassicura tutti, Comitati, ASD e Soci che, con l’affiliazione a CSAIn 2018, verrà formalmente garantita la partecipazione a tutti gli eventi ciclistici organizzati sotto l’egida di qualunque organismo riconosciuto dal CONI, senza alcun onere aggiuntivo.
Sentiamo, infine, di ringraziare gli Organi di Presidenza e Centrali del CONI, per l’opera diplomatica e di vicinanza manifestata, nonché per la particolare attenzione al rispetto delle regole che governano lo Sport Amatoriale delle due ruote.
Come si vede c’è evidentemente ancora lavoro da fare e ci auguriamo che si possa trovare una soluzione vantaggiosa per tutti e che non risulti deprimente per il movimento.
Redazione Cyclinside
Senza fare polemico ma quante società affiliate al CSAIN sono riconducibili a Centri Sportivi Aziendali Industriali?
Questo per dire che non vedo la necessità di avere una ventina di eps che si richiamano alle più strampalate sigle. Come corridore sarei contento di avere 3-4 eps (giusto per evitare un monopolio) con regole comuni e campionati vari comuni.
850 sono le ASD che praticano il ciclismo iscritte a registro CONI con CSAIn (Ente nato nel 1964) che nel 2017 ha certificato circa 700 manifestazioni legate al ciclismo. Ma soprattutto è in essere un rapporto di convenzione bilaterale tra CSAIn ed FCI, stipulato in data 11/04/2017 prot. n° 9636-E, mai disatteso, che oggi la FCI vuole unilateralmente cancellare assieme a quello stipulato con il CSI.
Ma io che non faccio gare. Ma uso la bici per obbi e devo pagare la tassa?
Certo che no, Gerardo. Ma il tuo dubbio, purtroppo, è legittimo viste le informazioni fuorivianti che sono circolate in questi giorni su media anche importanti. Consigliamo la lettura di questo articolo: https://cyclinside.it/la-bike-card-la-disinformazione-e-i-cialtroni-delle-fake-news/