Quando si parla di biomeccanica ci si riferisce allo studio volto a trovare il miglior rendimento in bicicletta dando al ciclista la posizione migliore per sfruttare le proprie caratteristiche fisiche e la potenza muscolare.
Da questa premessa consegue come questo tipo di stusi siano senz’altro positivi e utili a chiunque voglia andare in bicicletta. Non sono rivolti solo a chi fa agonismo, ma anche a chi vuole semplicemente tenersi in forma. Il carico di sforzo che viene applicato ai tendini, infatti, deve essere sempre ben distribuito e caratterizzato da regole precise. Anche pedalando piano si possono avere dei problemi se si trascurano le regole della biomeccanica.
Il valore dei calcoli
Le tabelle, in bicicletta, esistono praticamente da sempre. Il riferimento, ovviamente, è agli schemi semplificativi per trovare la misura del telaio e la posizione migliore in bici. Il ciclismo dell’era moderna non poteva che tradurre queste tabelle in calcoli via via più complessi che hanno lentamente acquisito la presunzione di perfezione.
Ecco il primo errore: dare per scontata, con troppa facilità, la bontà di questi calcoli. Come tutte le estremizzazioni si è incorsi nell’errore. Primo fra tutti quello di dare un colpo di spugna a tutte le eccezioni facendole rietrare forzatamente negli schemi prestabiliti.
E’ anche da qui che sono nate le convinzioni per cui poche misure di telaio possono bastare per coprire tutte le taglie possibili.
D’altra parte non bisogna neppure incorrere nell’errore opposto. Spesso minuscole differenze geometriche tra i telai non hanno troppa ragion d’essere. Ovviamente occorrono il buon senso e l’onestà da parte di chi consiglia l’inesperto.
Oltre le tabelle e i calcoli
I numeri (anche quelli che trovate in questo sito) e le tabelle sono valori statici. Sono lì a dare solamente un orientamento, valori di massima che devono poi sempre essere messi d’accordo e perfezionati con le realtà soggettive.
Da un po’ di anni si stanno affermando soluzioni più complesse, centri di posizionamento che prima di dare una soluzione analizzano con cura il ciclista.
Il soggetto viene messo direttamente su un ciclosimulatore con dei marcatori posizionati sul corpo in modo che riprendendo il movimento della pedalata con una telecamera e trasferendone i dati sul computer si possono analizzare nel dettaglio tutti i particolari.
Elaborando queste informazioni si può arrivare a definire la posizione ideale per ciascuno.
Può valerne la pena.
Salve mi chiamo Guglielmo, vorrei effettuare una visita biomeccanica professionale, essendo tra virgolette nuovo nel mondo del ciclismo, lo pratico da 8 mesi. Chiedo un consiglio dove recarmi visto che io sono di Foggia. Grazie a presto