Filippo Ganna alla Vuelta San Juan ha fatto un’impresa incredibile arrivando secondo nel tappone in salita dietro a un formidabile, ma certamente meno sorprendente, Miguel Angel Lopez.
La prestazione del recordman dell’ora è la dimostrazione che il corridore delle Ineos non è solo un formidabile passista.
La sua tappa, tuttavia, ha avuto anche un momento polemico che, pur non togliendo niente alla prestazione, è destinata a far discutere per la posizione adottata da Ganna proprio in un tratto in salita. Il corridore, infatti, ha impugnato il manubrio in un modo insolito, afferrandolo nella parte inferiore ma con gli avambracci sopra la parte alta. Insomma: ha appoggiato gli avambracci sul manubrio, cosa che l’UCI ha pensato di vietare qualche tempo per evitare situazioni pericolose in gruppo (va detto che nessun corridore ci risulta essere caduto per questo motivo), ma tant’è.
L’UCI aveva vietato la posizione in cui i corridori assumevano una posa aerodinamica pur non avendo le prolunghe. In sostanza appoggiavano solo gli avambracci sul manubrio lasciando le mani in sospeso. Ok, posizione vietata e accettata dall’UCI. Lo stesso Ganna, oggi, ha dichiarato di accettare le decisioni della giuria che lo ha pizzicato in una posizione giudicata irregolare. Ancora non sappiamo se ci sarà un qualche provvedimento nei suoi confronti ma certo è che il corridore non assumerà più quella posizione con grande probabilità.
L’UCI, però, rischia di fare di tutta l’erba un fascio. Ok vietare l’appoggio degli avambracci, ma la presa salda, comunque, sul manubrio, non lascia adito a dubbi sulla solidità della presa del corridore. C’è da dire che si tratta comuque di una posizione pulita dove il manubrio è tenuto solo con le mani. Insomma, l’appoggio di Ganna ricorda, come modalità e forse applicate, quel che permettevano gli “Spinaci” quelle prolunghe già vietate da parecchi anni nel ciclismo. C’è da dire che anche l’appoggio sulle manopole dei freni permette un certo appoggio degli avambracci sulla curva manubrio. Ganna ha voluto cercare una posizione più distesa nella concentrazione dello sforzo che stava facendo in salita.
Già altri corridori sono stati squalificati per una posizione analoga a quella di Ganna, ma l’appoggio era certamente meno solido rispetto all’italiano.
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