10 mar 2018 – Bella questa Tirreno Adriatico che quando sembra prendere un profilo succede qualcosa e cambia tutto. Avremmo mai immaginato di rivedere a Sassotetto Caruso con la maglia di leader? È proprio lui ora di nuovo con la maglia azzurra.
E intato vince Mikel Landa, con due fiammate che sanno di bella forma mentre Thomas perde 40 secondi per un guaio meccanico e addio primo posto in classifica. Froome pedala e frulla i pedali a modo suo ma solo per difendersi e, anzi, per dare una mano all’amico Geraint Thomas alla prese coi suoi guai di bicicletta. Recupererà ma lascerà quasi trenta secondi ai primi. Davanti si vedono Majka, Hermans della Israel Cycling Academy che a dimostrare che l’invito al Giro sia ben meritato. Si vede anche pedalare Aru nelle prime posizioni. Più testa di gambe per il campione italiano che va su scomposto e brutto ma scatta quando non ne ha più ed è così generoso che riesce a restare lì e porta a casa un quarto posto che avrebbero voluto in tanti. In questa Tirreno Adriatico di grandi campioni lui è quello che sta facendo più bella figura anche se poi si schernisce: “Siamo solo alle corse di inizio stagione e la forma deve venire”, ma intanto se si pure ci stai morendo in bici, e non ti passano, vuol dire che gli altri non stanno meglio di te.
Landa ha preso bene le misure e ha dato una spinta anche alla fortuna, quella degli audaci che se la vanno a cercare, perché nel finale non rischia di rovinare tutto e ragiona e non sbaglia. Gli era capitato ma stavolta no. Parte da dietro e supera tutti all’esterno e festeggia bene. Fosse stato ancora in Sky avrebbe dovuto aspettare Froome e invece marameo: oggi c’è la vittoria.
Va segnalata anche un’azione da finisseur sparato a tutta di George Bennett che con due fucilate esce dal gruppo e riprende i primi e poi prova a lasciare pure quelli tutti lì. Al secondo sparo però le polveri sono bagnate dalla neve del finale di salita. Sarebbe stata da campionissimo ma le gambe presentano il conto. Alla fine lo passa anche Rigoberto Uran che in questi giorni sta pedalando molto bene e sta nascosto. Che stia preparando qualcosa?
Anche Roglic, intanto, pedala bene. Ma nel momento delicato della salita si arrota in gruppo e rompe la bicicletta tagliandosi fuori.
Intanto la corsa va su e ancora più su indica Landa. Sul traguardo giusto il tempo di guardarsi indietro, per la sicurezza e poi lo sguardo vola alto, insieme alle dita ad indicare. Tutta questa Tirreno Adriatico è dedicata a Michele Scarponi, domani si arriva a casa sua in una tappa mica facile. Landa gioca d’anticipo e all’arrivo non sorride e fa una dedica da brividi. Il ciclismo a volte è più bello che mai.
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— Movistar Team (@Movistar_Team) March 10, 2018
GR