21 feb 2021 – È la prima squalifica e crea un precedente importante all’interno dell’UCI la decisione presa circa la squalifica di Patrick Van Gansen, il manager del team Health Mate – Ladies Team che era stata accusato di molestie da diverse atlete.
Ecco il comunicato diffuso dall’Unione Ciclistica Internazionale.
L’Unione Ciclistica Internazionale (UCI) annuncia oggi che la Commissione Disciplinare ha preso la sua decisione nel procedimento riguardante Patrick Van Gansen (ex manager dell’UCI Women’s Continental Team Health Mate – Ladies Team) relativo alle accuse di molestie da parte di alcune atlete. L’UCI aveva precedentemente comunicato l’apertura del procedimento disciplinare a seguito delle conclusioni tratte dalla Commissione Etica dell’UCI, nonché lo svolgimento dell’indagine da parte di quest’ultima che aveva richiesto il supporto dell’agenzia investigativa indipendente Sport Resolutions per l’accertamento dei fatti.
La Commissione Disciplinare dell’UCI ha confermato l’apprezzamento della Commissione Etica dell’UCI ed è giunta alla conclusione che sono state commesse violazioni del Codice Etico dell’UCI.
La Commissione Disciplinare dell’UCI ha quindi ordinato che il signor Van Gansen sia sospeso dall’esercizio di qualsiasi funzione nel ciclismo per un periodo che inizia retroattivamente dal 16 aprile 2020 e si estende fino al 31 dicembre 2022. Come ulteriore misura e condizione per il rilascio di una nuova licenza dopo aver scontato il periodo di sospensione, il signor Van Gansen dovrà seguire un corso che affronti la questione delle molestie sessuali sul posto di lavoro che dovrà essere fornito da un istituto professionale riconosciuto.
L’UCI accoglie con favore questa decisione, che stabilisce un importante precedente per quanto riguarda le molestie sessuali. È essenziale per il benessere degli atleti che essi abbiano fiducia nelle istituzioni e si sentano liberi di denunciare le molestie in tutte le forme. L’UCI si impegna a sostenere tutte le persone che desiderano denunciare tali azioni, che siano vittime o testimoni di un comportamento non conforme alle regole etiche della nostra Federazione.
Nel 2016, l’UCI ha adottato un codice etico che è stato poi adattato nel 2018 per fornire un quadro normativo chiaro in materia di molestie e abusi in modo che gli atleti siano protetti contro tutte le forme di molestie e sentano di essere sostenuti dalla nostra Federazione e che il personale, i processi e gli organi giudiziari necessari siano in atto.
Dal 2019, abbiamo condotto una campagna di sensibilizzazione con tutte le squadre su strada femminili e maschili (UCI Women’s WorldTeams e UCI Women’s Continental Teams, UCI WorldTeams, UCI ProTeams e UCI Continental Teams). Tutti i membri dello staff, compreso il team manager, devono firmare un documento in cui riconoscono importanti regole di condotta e si impegnano a combattere le molestie e gli abusi all’interno della loro squadra.
Al fine di rafforzare le misure in atto, stiamo lavorando per creare una piattaforma per gli informatori, anche a livello interno dell’UCI e del suo centro di formazione, l’UCI World Cycling Centre. La formazione è fornita anche alle persone suscettibili di ricevere segnalazioni di molestie, tra cui il personale dell’UCI, i membri della Commissione etica dell’UCI e il presidente della Commissione atleti dell’UCI. Al fine di attirare l’attenzione di tutte le parti interessate sulla loro responsabilità per il benessere degli atleti, il materiale di sensibilizzazione sarà pubblicato sul sito web dell’UCI. Inoltre, saranno emessi codici di condotta dedicati relativi alle diverse organizzazioni coinvolte nella formazione dei giovani atleti per garantire che tutte le persone interessate siano rese responsabili delle loro azioni. Trarremo anche conclusioni dal passato e dalle procedure in corso per rivedere le nostre regole e garantire che i reclami siano trattati il più rapidamente possibile.
C’è ancora del lavoro da fare per adempiere pienamente alla nostra missione, ma questa decisione segna un passo decisivo nella protezione efficace degli atleti, che è una missione essenziale della nostra Federazione Internazionale.
RC