15 apr 2018 – Sfruttando l’occasione delle auto da corsa elettriche che si sfidano a Roma, città dove terminerà il prossimo Giro d’Italia, è stata presentato anche il Giro E.
Di cosa si tratta? Di un Giro d’Italia speciale, disputato con delle ebike al posto delle tradizionali biciclette da corsa. So bado bene, si tratterà di biclette da corsa anche in questo caso, seppur dotate di motore.
Il via dello speciale Giro Elettrico sarà a partire dall’8 maggio, in concomitanza con la tappa di Catania, la prima italiana del Giro dopo il rientro da Israele.
A presentare la nuova manifestazione due atleti d’eccezione: da una parte Giancarlo Fisichella, ex corridore di Formula 1 che ha fatto un giro dimostrativo con l’auto elettrica da corsa, dall’altra Gianni Moscon, corridore del Team Sky che, per l’occasione, ha sfoggiato una bicicletta Pinarello (fornitore tecnico della Sky e sponsor dell’iniziativa assieme ad Enel e Tah Heuer) dotata di motore elettrico il modello Nytro.
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Il Giro E seguirà il calendario delle 18 tappe italiane del Giro d’Italia; cinque squadre, composte da due partecipanti, percorreranno le stesse strade su cui i ciclisti della Corsa Rosa si sfideranno a distanza di poche ore.
A questo punto saremo curiosi di vedere se ai partecipanti verrà data una bicicletta conforme alla vendita, quindi limitata all’assistenza della pedalata a 25 chilometri orari (nel qual caso dovranno pedalare di forza muscolare per un bel po’, nonostante il motore), oppure se si opterà per una bicicletta modificata. Ma immaginiamo di no, visto il messaggio che passerebbe piuttosto fuorviante.
L’ultima considerazione, infine, riguarda un altro aspetto culturale. Ben venga il Giro E come allargamento della bicicletta a più persone (inutile negarlo, puristi a parte, le biciclette a pedalata assistita hanno un senso, decisamente, nella mobilità cittadina e non solo), ma ci piacerebbe che si tornasse anche al Giro d’Italia femminile con tappe affiancate a quelle della gara maschile. Sarebbe l’unico modo per avere i riflettori che meritano anche le ragazze. Quando si era provato a fare così l’immagine e il ritorno c’era. Anche l’interesse. E l’attenzione a grandi campionesse, anche italiane, era arrivata anche da iniziative di questo tipo. Considerando le ragazzine terribili che stanno venendo su sarebbe da meditare con attenzione la cosa. Converrebbe sicuramente.
Non credete?
GR