5 apr 2018 – C’è una zona, lungo il percorso della Parigi Roubaix dedicata ai giganti. Ci sono corridori, nella storia del ciclismo, che si cuciono addosso il soprannome di giganti a suon di vittorie, a prescindere dalla loro altezza.
Domenica i corridori andranno in cerca dei giganti. Intanto, in Italia, Miguel Indurain è stato insignito della Hall of Fame del Giro d’Italia, un riconoscimento che viene dato ai grandi, anzi, ai giganti del ciclismo che si sono distinti nella Corsa Rosa. La cerimonia si è svolta a Milano, nel Teatro Gerolamo, vicino al Duomo.
Indurain sapeva difendersi in montagna così da aggiudicarsi il Giro d’Italia nel 1992 e 1993 e 5 Tour de France consecutivi. Nel suo Palmares ci sono anche un Campionato del Mondo a Cronometro nel 1995 e l’Oro Olimpico, sempre a Cronometro, ad Atlanta nel 1996 oltre al record dell’ora nel 1994.
Miguel Indurain, oltre che per le sue vittorie, è sempre stato apprezzato per la sua classe ed eleganza. Un campione uomo rispettato e onorato anche dagli avversari cui ha sempre reso omaggio, anche nelle sue vittorie più schiaccianti.
«Con l’Italia ho sempre avuto un rapporto molto speciale – ha detto Indurain durante la cerimonia – i tifosi mi hanno sempre sostenuto e i miei sponsor di quegli anni, a parte la Banesto, erano quasi tutti italiani come per esempio Pinarello e Sidi. La tappa di cui ho un ricordo particolare è quella del 1994 da Merano ad Aprica in cui sono stato in fuga con Pantani. Dopo Stelvio e Mortirolo ho ripreso Marco al primo passaggio da Aprica ma poi ho avuto una crisi di fame e sul Santa Cristina mi sono staccato. Cercavo di prendermi la Maglia Rosa che indossava Berzin (che poi quel Giro lo vinse) e ho dato tutto. Mi stavo giocando non solo una vittoria ma tutto il Giro. È stata una tappa intensa, un susseguirsi di emozioni uniche anche se poi quel Giro poi non l’ho vinto. Questa corsa vive di passione ogni giorno, su ogni strada. È una grande festa del ciclismo».
Indurain è stato l’ultimo corridore a vincere due Giri d’Italia consecutivi e alle sue prime due partecipazioni (1992 e 1993). Alla terza, nel 1994, si è comunque piazzato sul podio dietro Berzin e Pantani. Indurain è stato anche il primo spagnolo a vincere il Giro e dopo di lui ci è riuscito solo Contador.