AIGLE (SVI) – Silvio ha una Felt in carbonio con ruota lenticolare e la maglia del Centro Mondiale del Ciclismo. Parla francese, inglese e un ottimo italiano. È uno dei responsabili della pista di Aigle, a due passi dal lago di Ginevra, dove c’è il cuore del ciclismo mondiale, la sede dell’Unione Ciclistica Internazionale.
Il suo compito, tra gli altri, è spiegare a chi non è mai andato in pista, come si fa ad andare in pista senza farsi male. Lo fa partendo, se serve, dalle informazioni di base: ruota fissa, niente freni, le mani in presa alta oppure sotto, non così che possono scivolare, e così via. Soprattutto: «In pista la sicurezza si chiama velocità. Se andate troppo piano in curva toccate con il pedale destro la pista e andate giù». Come una mosca stecchita. Meglio pedalare.
In questa pista di 200 metri (ma quanto sono strette le curve?!) ci possono girare tutti. Dai corridori dei paesi emergenti che sono qui ad allenarsi, ai professionisti, agli appassionati. Il velodromo è coperto è si possono affittare un paio d’ore di divertimento assicurato con tutto quel che serve. Basta essere almeno in cinque e trovare uno spazio libero e la pista è vostra. Nel prezzo sono comprese le bici (ce ne sono un bel po’ e trovare la misura giusta sarà facile) e, se serve, anche le scarpe con le tacchette Look che sono lo standard di quelle bici. Altrimenti vi montano i vostri pedali nell’officina interna che è una piccola bottega delle meraviglie. Verrebbe voglia di provare tutto. Basta avere le gambe.
Non avviene sono ciclismo all’interno del velodromo di Aigle. Nel campo interno ci sono materassi e segni di varie discipline dell’atletica. Arrivano dei ragazzi ad allenarsi, si può fare un po’ di tutto.
Si fa sport.
È quello che può essere un velodromo coperto (ideale) ma anche uno scoperto, magari in cemento. Se ci guardiamo in casa, in Italia, ne troviamo di velodromi così che possono diventare un piccolo capitale e una sicurezza per chi inizia a pedalare e vuole farlo in sicurezza magari imparando nel modo migliore a guidare la bicicletta.
I velodromi di tutto il mondo stanno facendo crescere una nuova generazione di ciclisti. Quelli che poi vanno forte anche in salita (la scuola inglese insegna). In Italia basterebbe utilizzare quelli che ci sono già.
E ci sono giovani che si potrebbero avvicinare allo sport in sicurezza.
Soprattutto, per chi deve far quadrare i conti: sono soldi che possono entrare nelle casse comunali.
Poi c’è anche lo spettacolo. Ma quello glielo diciamo dopo.
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Redazione Cyclinside, 22 apr 2016
Salve, desideravo sapere il costo per l’affitto del velodromo.
Sarà aperto tutto l’inverno?
Potete rispondermi via mail?
Saluti
Stefano
Salve Stefano, occorre contattare direttamente il centro UCI.