L’arrivo di un pacco pignoni a 12 velocità, quello presentato ufficialmente ieri da Sram, apre nuovi scenari alla tecnologia della bicicletta che avremmo definito fantascientifici qualche anno fa.
Nei commenti dei nostri lettori su Facebook e non solo c’è uno scetticismo che nasce fondamentalmente da due motivi: che ce ne facciamo di un altro pignone? Riducendo gli spessori non si vanno a rendere più fragili componenti che sono già al limite?
Per non dire, poi, dei dubbi sull’arrivo di un altro standard che complicherà ancora di più le cose. Ruote nuove, comandi, cambi e così via.
Quando Campagnolo presentò il suo primo gruppo a 11 velocità, nel 2009 (se ci pensate, il tempo di un avanzamento è pure maturo) la risposta al “perché?” che ci pose allora fu semplicemente un “perché no?”. Come a dire che il mondo del ciclismo non si accontenta mai e se gli dai una possibilità in più, perché non sfruttarla?
Allo stesso modo si potrebbe dire oggi. Chiaro che i componenti diventino più delicati rispetto a quelli di una volta e l’usura possa essere precoce rispetto a materiali più pesanti di un tempo. È vero pure che i componenti più sofisticati non possono essere montati allo stesso modo di quelli di una volta. Il problema del montaggio delle catene 11V spesso era proprio nel non rispettare le indicazioni delle case produttrici. Compreso l’impiego di chiavi apposite, ove necessario. Quindi attenzione.
Sugli standard non c’è niente da fare purtroppo. È l’evoluzione che va ed è sempre stato così. Non che un gruppo a 11 velocità smetta di funzionare con la diffusione del nuovo standard, comunque. Certo che in un settore dove gli acquisti spesso si fanno più di pancia che per reale necessità il disagio potrà essere riconoscibile.
Che poi, a ben guardare, le 12 velocità non arrivano all’improvviso.
Era la fine del 2011 quando si parlò per la prima volta della possibilità di un gruppo a 12 velocità. Lo aveva presentato, senza troppo clamore, il marchio Tiso, specializzato nelle lavorazioni meccaniche. A dire il vero in quell’edizione della fiera di Padova non ci fecero vedere niente di reale, solo il rendering di un progetto che però era già ben definito. Assieme a quel progetto c’era, costruito e a livello di prototipo, un gruppo elettronico. Tiso, poi, non fece sapere più niente, ma il progetto è tutt’altro che tramontato a quanto pare.
Nei corridoi che contano si parla del progetto acquisito da un grande marchio. Per cui è facile immaginare come la strada indicata da Sram sia solo all’inizio. Inoltre l’azienda americana sta portando avanti un’idea piuttosto rivoluzionaria: quella di eliminare deragliatore e doppia moltiplica, lasciando solo una corona sulla parte anteriore della bicicletta. Gli amici di MtbCult oggi fanno qualche conto a dimostrare come, tutto sommato, l’idea non sia affatto fuori luogo e non si perde poi così tanto per range di rapporti e assortimento di sviluppi metrici tra i due estremi. Su strada, viste le differenze di pendenze, la cosa potrebbe avere ancora più logica. E nessuna paura per l’inclinazione della catena, qualche tempo fa qualcuno ci fece vedere un progetto di una catena che si basava su congiunzioni sferiche. Roba da farla lavorare perfettamente in diagonale senza alcuna usura, giusto la perdita per uno sforzo che non segue perfettamente i vettori di forza e potrebbe disperdersi nell’elasticità dei materiali. Ma, se il lavoro è ben fatto, diventa trascurabile o quasi il problema.
Poi ci sarebbe da dire anche un paio di cose sui sistemi elettronici. Ma di quello vi racconteremo tra qualche giorno.
GR, 25 marzo 2016
Siamo arrivati a 11V ora passeremo a 12V? con tutto il rispetto della tecnologia dove vogliono arrivare mi chiedo e mi domando, quanti pignoni alla fine ci vogliono farci portare. Ha un senso logico, o e solo questione di commercio, visto che il ciclismo è diventato lo sport più costoso che ci sia.
La risposta è… sempre più avanti. Evoluzioni che poi andranno, a cascata, su tutti i componenti ovviamente. Questo non vuol dire che con funzioneranno più gli altri componenti a nove e dieci velocità Shimano, per dire, fa ancora un gruppo 9V proprio perché commisurato all’utilizzo per cui è stato pensato. Ma oggi quanti comprerebbero un gruppo 9V per la loro Specialissima?
E quanti di quelli che oggi criticano domani non saranno tentati dall’acquisto?
Che poi, su strada, dodici velocità ancora non ce ne sono!
io certi commenti proprio non riesco a comprenderli… (mi riferisco ovviamente ai commenti letti sul web).
e non riesco proprio a capire dove sia il problema di avere 12v in luogo delle 11v…
le ruote sono le stesse, si deve solo cambiare gruppo…
e in ambito mtb il monocorona ormai è la soluzione più adottata… quindi mi trovo davvero ancora più in difficoltà a capire quale possa essere il motivo tecnico di questa avversione…in fondo si è cambiato gruppo per molto meno (veste grafica rinnovata, passaggio dei cavi diverso, qualche grammo in meno ecc.)
addirittura le 12v vengono “accusate” di essere una trovata commerciale…E’ VERO!!! ma tutto ciò che vedete in negozio è una trovata commerciale!!! le case vivono solo se vendono!!! ma di cosa stiamo parlando???
sram ha anche avuto la forza e la pazzia di puntare sul monocorona. ha dimostrato con i fatti e con le vendite di aver avuto un’idea vincente.
ora la migliora ulteriormente risolvendo l’unico limite lamentato dai più: la scala troppo “corta”…
quindi perchè mai criticare sram di aver presentato un gruppo con evidenti soluzioni tecniche diverse dal precedente (e non magari un tocco di nero e una vitina i ergal a fare la differenza?).
in più sono stati talmente bravi da farlo senza costringerti a cambiare ruote o telai… meriterebbero solo un applauso…
io sono sicuro (e davvero contento) che sram farà presto anche il salto nel mondo della bdc. sicuramente troverà un ambiente ben diverso (e più conservatore) rispetto alla mtb… ma si ritaglierà il suo spazietto visto che per esperienza personale posso solo dire che il monocorona in bdc (una da 46 con pacco 11v 11-32) funziona benone e con 12v potrà andare solo meglio (sono davvero curioso di sapere se sram anche in bdc punterà sul 10 iniziale, o si “limiterà” a soluzioni con pignoni più grandi tipo pacco 11-36 12v).
in fondo io sono partito con una doppia e 6v del supermercato…e facevo più o meno quello che faccio oggi con una compact e 11-26 11v… però ora lo faccio molto meglio ;-)
Già scatenacciano di suo gli Sram, con il 12v poi…