Due mesi dopo essere stato presentato al pubblico abbiamo avuto l’occasione di pedalare per la prima volta su una bici montata con il nuovo reparto trasmissione 105 meccanico di Shimano, quello a 12 velocità, di serie R7100.
Di questa nuova piattaforma meccanica avevamo già parlato qui; ci torniamo appunto per i nostri feedback percepiti su una Wilier Triestina Garda sulla quale era montato e con la quale abbiamo effettuato qualche uscita prima di fermarci per realizzare questo video.
Delle impressioni su questa interessante bicicletta “di primo prezzo” vi parleremo tra qualche settimana, ora ci concentriamo specificamente sul gruppo.
Con il nuovo 105 meccanico abbiamo percorso quasi 400 chilometri: una distanza simile non ci autorizza a parlare di un test di durata, ma sicuramente è quel che basta per avere una idea chiara delle funzionalità di questo gruppo. È un gruppo, il 105 meccanico a “12”, che come minimo merita attenzione visto che è il solo della “triade” che Shimano dedica al ciclismo sportivo da strada (Dura-Ace, Ultegra e appunto 105) che prevede l’opzione meccanica, visto che gli altri due sono proposti solo in configurazione Di2, ovvero elettronica.
In pratica, 105 è oggi una famiglia con doppia disponibilità, che in realtà condivide la maggior parte delle componenti e che parla la stessa lingua in termini di dentature disponibili, di ampiezze di scala e di capacità dei deragliatori (che siano essi elettronici o meccanici) rispetto ai pignoni e alle corone.
Mettere a confronto le due versioni è insomma la cosa più immediata che viene in mente, ed effettivamente è anche l’approccio con cui siamo partiti noi, che in passato abbiamo provato a lungo anche il 105 di classe R7100 in versione Di2.
In realtà, sviluppare un test del 105 meccanico avendo solo quello comparativo come parametro può risultare riduttivo.
Il 105 Di2 si ispira a un paradigma ben diverso da quello del 105 meccanico: la versione Di2 mutua tutta la tecnologia elettronica che Shimano ha applicato sui reparti Dura-Ace Di2 e Ultegra Di2 lanciati due anni orsono; il 105 meccanico, invece, riparte dalla ricca e versatile architettura delle moltipliche che proprio il 105 Di2 ha lanciato un anno fa, ma la applica su un reparto con gestione classica, dedicato ai tanti nel mondo che – a causa di motivazioni pratiche o più spesso economiche (il 105 Di2 costa circa il 50 per cento in più del 105 meccanico) – non vogliono oppure non possono permettersi un gruppo elettronico.
Cambio, deragliatore, comandi di serie R7100: le quattro parti meccaniche del 105
Dedicato a chi?
A chi ci sentiamo di consigliare un gruppo come il 105 meccanico?
A livello soggettivo ci risulta un po’ difficile trovare una riposta, a noi che abbiamo la fortuna e il privilegio di provare ormai da anni biciclette la cui trasmissione è nella stragrande maggioranza dei casi elettronica.
Perché è difficile negarlo: i gruppi elettronici godono di una immediatezza e una facilità nella fruizione che non si possono trovare su un sistema di trasmissione a cavo, ancorché di una azienda blasonata e conosciuta come è Shimano. Ecco perché, in queste condizioni e situazioni, passare da un giorno all’altro da una bici con trasmissione elettronica ad una con gestione meccanica della trasmissione all’inizio è un po’ uno shock, un po’ un “tornare indietro”…
In realtà, man mano che i chilometri percorsi nel nostro test sono aumentati e l’utilizzo si è fatto assiduo, ciò che si è imposto con un gruppo meccanico come questo è stata la “storica” percezione di affidabilità con cui Shimano ha costruito il suo blasone, quella precisione nell’ingaggio e nella transizione delle moltipliche, quella naturalezza e morbidità nell’azionamento delle leve che tanti ciclisti nel mondo conoscono bene.
Sono questi i fattori chiave con cui Shimano ha conquistato i favori di buona parte del mondo del ciclismo “road” degli ultimi trenta anni, favori che in questa nuova fattispecie sono confermati in pieno e sono rafforzati da una disponibilità moltipliche ancora maggiore che in passato, da una progressione di scala lineare e non ultimo da un impianto frenante solo “disc”, che rispetto al precedente impianto 105 è stato anche migliorato non di poco per quel che riguarda l’efficienza delle pinze.
Per ulteriori dettagli e impressioni del nostro test, però, cliccate sul video.
Ulteriori informazioni: Shimano