13 giu 2016 – Concentrati come siamo a parlare di freni a disco e nuovi gruppi su cui si comincia a ragionare a 12 velocità (e arriverà anche su strada, ma non è nemmeno una scommessa – anche se la cosa non è così immediata, state tranquilli) abbiamo trascurato un aspetto tutt’altro che secondario nell’evoluzione della bicicletta: la larghezza del mozzo posteriore. Le misure standard dicono 130 millimetri di battuta per il mozzo posteriore da strada e 135 per quello mtb. L’arrivo dei freni a disco ha posto il problema di allargare questa misura per avere più spazio d’azione senza sacrificare la costruzione delle ruote. Tuttavia la tendenza parrebbe saltare proprio i 135 millimetri per approdare direttamente alla misura da 142 già adottata nella mtb. Anche su strada i modelli che vengono via via presentati sembrano andare in questa direzione. Se davvero i 142 millimetri rappresentano la misura di arrivo meglio arrivarci subito, ragiona qualcuno, così da non trovarci a breve ad un nuovo passaggio di standard.
Con lo spazio in più si possono costruire ruote più stabili e l’evoluzione dei rapporti non dovrà sacrificare troppo spessori che già oggi sono considerati al limite. Una cosa o l’altra, oppure tutt’e due assieme, com’è probabile.
Il discorso fila e nei prossimi mesi vedremo il reale evolversi della situazione
Redazione Cyclinside