Prendete appunti e salvatevi questo articolo. Forse, tra un po’ di mesi, ne riparleremo.
Il tema è la nuova bicicletta elaborata da British Cycling in collaborazione con Lotus e Hope. British Cycling sta alla Gran Bretagna come la Federazione Ciclistica Italiana all’Italia. Ecco, già immaginare che una federazione nazionale si faccia promotrice di uno sviluppo di questo tipo è tanta cosa.
Ma non andiamo fuori tema.
La nuova bicicletta da pista firmata Hope e studiata da Lotus ha una particolarità che si nota soprattutto nella vista frontale del mezzo. Lateralmente potrebbe sembrare una bicicletta da pista come tante altre, bella, ma non particolare.
Frontalmente, invece, si nota la peculiarità di questo modello: carro posteriore e forcella seguono una linea che allontana le strutture dalle ruote. Il fine è proprio questo: evitare l’interazione tra pendenti, foderi e forcella dalle ruote. Che le turbolenze generate da queste siano libere di fuggire via senza creare attriti aerodinamici che diventano, inevitabilmente, un freno.
Attenzione: parliamo di pista, qui spesso i risultati si giocano sul filo dei centesimi se non dei millesimi di secondo. Migliorare l’aerodinamica, in qualsiasi modo possibile, ha sempre senso.
Il telaio in monoscocca è sottoposto, proprio in questi mesi, a ripetuti test di vario tipo, ma c’è da scommettere che lo vedremo protagonista alle prossime Olimpiadi di Tokyo, che rappresentano l’obiettivo del progetto.
Ecco, come detto in apertura ricordatevi questi appunti. Quattro anni fa ci capitò di segnalare la bicicletta di Felt con guarnitura a sinistra, per avere un migliore approccio aerodinamico anche in quel caso (teneva conto del verso di rotazione su pista). Progetto che fu premiato con la medaglia d’oro del quartetto femminile statunitense nella prova di Rio.
Intanto merita la segnalazione dell’idea per cui vi rimandiamo anche al video di British Cycling qui di seguito:
2 nov 2019 – Riproduzione riservata – Redazione Cyclinside