16 ago 2020 – La stagione, partita col turbo nel mese di agosto, sta facendo segnare anche diversi episodi spiacevoli. È per questo motivo che al Criterium du Dauphiné, assieme al CPA (l’Associazione dei Ciclisti Professionisti) i corridori hanno chiesto di neutralizzare i primi 10 chilometri di discesa della quinta tappa anche per protestare contro i percorso, giudicato troppo pericoloso, della tappa precedente.
I corridori – si legge nel comunicato di CPA – vogliono lanciare un segnale di protesta agli organizzatori e all’UCI in riferimento anche alle gravi cadute e agli incidenti che si sono prodotti nelle ultime corse, chiedendo una maggiore attenzione alla loro sicurezza.
Il CPA chiede all’UCI e a tutte le parti del ciclismo l’istituzione di una tavola rotonda per affrontare la revisione dei regolamenti a fin che siano di concreto effetto sia a livello di prescrizione che sanzionatorio nei confronti degli organizzatori, per tutelare al massimo l’integrità fisica dei corridori e consentire lo svolgimento del loro lavoro in maggiore sicurezza.
RC