9 giu 2017 – Mancano ormai solo due giorni al tanto atteso Challenge Venice, gara di triathlon “full distance” che si terrà domenica 11 giugno nella splendida cornice del territorio veneziano.
Anche Cyclinside sarà al via della gara con Massimo Giacopuzzi, uno dei collaboratori.
Qualche settimana fa siamo stati sul percorso bike per un sopralluogo: nonostante infatti l’altimetria si presenti completamente piatta era opportuno verificare alcuni aspetti della sede stradale e soprattutto quale assetto di materiali sia il più adatto per affrontare i 180km senza scia tutti d’un fiato.
La prima parte del percorso, i primi 25km circa, fino a Quarto d’Altino sono decisamente veloci su strade ampie con asfalto praticamente perfetto: sarà importante partire con il ritmo giusto impodstando un passo il più regolare possibile senza farsi prendere dalla foga.
A Quarto d’Altino inizia un circuito di 44km che sarà da ripetere 3 volte. Nessuna difficoltà altimetrica ma qui la sede stradale in lunghi tratti si registringe: siamo nella splendida campagna tra le provincie di Venezia e Treviso ed in alcuni passaggi il percorso si presenta anche tortuoso richiedendo senz’altro una buona dose di attenzione soprattutto in posizione aerodinamica… insomma ci sarà anche da guidare.
Sul circuito saranno presenti due ristori (quindi 6 nel complessivo) e sarà importante non saltarne nemmeno uno per mangiare e bere a sufficienza in vista dell’ultima tostissima frazione di corsa, la maratona.
Terminati i tre giri del circuto si farà ritorno al Parco di San Giuliano, dove si troverà la zona cambio, lungo un percorso che per gran parte ricalcarà i primi 26 km di gara.
Scelte tecniche
Per quanto riguarda gli accorgimenti tecnici che adotteremo nella frazione bike abbiamo chiaramente puntato al massimo sulla velocità, sul “risparmio energetico” e sulla regolarità del passo.
– Bici e casco da crono: ovviamente utilizzeremo la bici da cronometro visto che per tutte le circa 5 ore di ciclismo di starà sdraiati sulle appendici
– Ruote: scelta obbligata su lenticolare al posteriore ed alto profilo (90mm) all’anteriore
– Borraccie aero: useremo delle borracce aerodinamiche e un sistema di idratazione installato sul manubrio che permette di dissetarsi stando in posizione aero senza staccare le mani dal manubrio
– Rapporti: useremo una moltiplica anteriore ovalizzata (che sarà oggetto anche di un prossimo specifico articolo) 55×42. Al posteriore la classica scala 12×25. Il 55 all’anteriore ci permetterà di utilizzare molto spesso un 16/17 al posteriore: in questo modo la catena lavorerà quasi sempre in posizione ottimale (cioè perfettamente dritta) riducendo al massimo la dispersione di watt.
– Deragliatore maggiorato: il cambio posteriore sarà equipaggiato con una gabbia maggiorata che ospita rotelline con dentatura da 15 al superiore 2 16 all’inferiore. Anche questo accorgimento permette di diminuire gli attriti esistenti nel giro della catena nel cambio
Dall’idea che ci siamo fatti nel nostro sopralluogo risulterà una gara senz’altro molto veloce ma davvero molto impegnativa:
– il meteo si prospetta favorevole, per fortuna senza vento, ma molto caldo. Idratarsi al meglio fai dai primi chilometri farà la differenza
– attenzione sempre alta: i lunghissimi rettilinei che spesso si presentano tendono a far “abbassare la guardia” limitandosi a controllare lo sforzo senza prestazione la giusta attenzione alla strada. L’imprevisto è dietro l’angolo: in lunghi tratti saremo in strade di campagna dove ci srà qualche buca, un pò di bricciolino, qualche erbaccia… tutte piccole insidie che possono costar care
– solo pianura: senz’altro la mancanza di salite e discese renderà il percorso meno difficile ma questo percorso non concede mai un momento di recupero dove si possa smettere di pedalare tirnado un attimo il fiato. Sarà importante sapersi gestire dosando alcuni momenti in cui calare il ritmo per potersi “riposare” muscolarmente sempre ragionando in “ottica maratona”, sforzo davvero molto intenso che ci attenderà nel finale.
Sarà una lunga giornata di grande sport con atleti di blasone internazione e decine di paesi rappresentati.
Buona gara a tutti.
Redazione Cyclinside