Una caduta alla prima tappa dell’Abu Dhabi Tour, uno scarpino tagliato del corridore della Sky Doull ad opera, si dice, di Kittel. Sul cosa sia successo veramente già ci sono polemiche di vario tipo. C’è anche chi ha analizzato il video della caduta e dice che non si noti alcun movimento compatibile con l’impatto della scarpa di Doull sul freno di Kittel. C’è chi ha pensato che si tratti dell’ennesima polemica tra marchi e biciclette di punta (Doull corre con la Pinarello Dogma F10, presentata di recente senza freni a disco, Kittel usa la Venge di Specialized disponibile anche con freni a disco)… poi c’è pure chi ha fatto qualche prova.
Quella di Velonews che ha provato ad affettare uno scarpino usando un disco fatto girare alla massima velocità come lama, ad esempio. Video che vi riportiamo qui sotto e che sembrerebbe scagionare i freni a disco ma su cui vale la pena fare pure un paio di appunti. La prova è pure fatta su un freno con disco “vecchio tipo”, ossia senza bordo arrotondato – quindi più tagliente. Vero pure che una cosa è spingere con le mani la scarpa sul disco, altra è trovarsi in situazione di gara dove la forza d’impatto ha con molta probabilità un’altra pressione e dove il disco può essere pure parecchio caldo se si cade in discesa (non è il caso della caduta di ieri dove anche l’eventuale frenata all’ultimo non può aver scaldato il disco oltre i livelli di allarme).
Poi, c’è da dire, che la polemica è diventata subito molto social, cioè è stata data in pasto ai social network con commenti che ricalcano, più o meno quelli fatti anche su Cyclinside e dai nostri lettori a corredo dei vari articoli. Qualcuno ha addirittura detto che no, Kittel non aveva i freni a disco (e invece c’erano, nella foto qui a destra, tratta da un fotogramma della corsa, si vede chiaramente che la leva freno è del tipo dedicato).
Al momento l’UCI non ha espresso alcuna decisione al riguardo o su un’eventuale, nuova, sospensione dei freni a disco, come richiesto già in precedenza dall’Associazione corridori professionisti (ne avevamo parlato qui).
Però è vero pure che, a quanto pare, la polemica riguardi più i social che non i corridori stessi. Ne dà testimonianza Dario Acquaroli, pilota dell’ammiraglia neutra di Vitoria che fa assistenza in corsa. Ecco le sue parole:
Intanto nella seconda tappa di oggi lo stesso Marcel Kittel ha messo a tacere le polemiche correndo con una bicicletta senza freni a disco. E ha pure vinto, tanto per non perdere l’abitudine, soffiando lo sptint all’australiano Caleb Ewan che ha pensato di festeggiare in anticipo non accorgendosi dell’arrivo del tedesco.
Redazione Cyclinside
Continuo a pensare, che a prescindera dalle polimuche più, o meno “oggettive”, i freni a disco su una specialissima sono una gran forzatura.
Un carter ed è tutto risolto……..T-RED la soluzione migliore che per me arriva e non manca molto…..