di Lorenzo Arena
Il ciclismo regala storie, belle o brutte, importanti o meno, ma mai irrilevanti. Questa è una di queste.
Sabato 30 maggio 2021, decido di farmi un “lungo” nelle zone dove abito (Fiandre, nella provincia di Anversa) visto che le prime corse della stagione stanno finalmente per arrivare ho previsto anche una bella serie di lavori specifici. Il mio compagno di allenamenti, suo malgrado, mi accompagna. Usciti da Herentals, città dell’Imperatore Rik Van Looy, inizio con le ripetute, giusto nel momento in cui superiamo un cicloturista che si accoda approfittando della scia.
Dopo un paio di intervalli, il signore si affianca chiedendo se non disturbasse. “Ci mancherebbe, sei benvenuto, stai pure qui con noi” gli rispondo. I chilometri scorrono via veloci e lui è sempre dietro. Dopo 65 km a 40 km/h di media stiamo per rientrare a Herentals, per noi ci sono ancora 30 km prima di arrivare a casa ma il ciclista con noi è praticamente arrivato a destinazione, mi affianca di nuovo e: “Mamma mia quanto vai forte, complimenti! Ti mando una maglia di van der Poel”.
A quel punto lo guardo un po’ meglio e lo riconosco. “Ma tu non sei…” Sorridendo, Philip Roodhooft, mi conferma: “Si, sono io”. Agli italiani, magari questo nome non dice molto. Ma Philip e Christoph Roodhooft sono i fratelli a capo della Alpecin-Fenix. Sono coloro che hanno creato questo bellissimo progetto, partendo da zero e offrendo fiducia incondizionata a Mathieu van der Poel fin da giovanissimo.
Christoph sul campo e Philip dietro la scrivania. Ho sempre ammirato il loro “businness model” e adesso mi trovo a pedalare con colui che lo ha creato e sviluppato. Dopo solo un paio di parole mi rendo conto di come Mr. Alpeci-Fenix sia una persona piacevole con cui scambiare un paio di opinioni. Peccato che siamo ormai a Herentals e ci dobbiamo salutare ma non prima di ricordarmi che: “Ti faccio avere la maglia, Lorenzo”.
Oggi, 30 dicembre 2021, suona alla porta un corriere FedEx. Nel pacchetto c’è una maglia di Mathieu con tanto di firma sul petto.
Ragazzi, ditemi voi se il ciclismo non è lo sport più bello del mondo.
30 dic 2021 – Riproduzione riservata – Cyclinside